Newsletter Ayurveda nr. 40 – Febbraio 2018

Newsletter n° «40»

Febbraio 2018

AYURVEDA PER UNA MENOPAUSA FELICE

 

WORLD JOURNAL OF PHARMACY AND PHARMACEUTICAL SCIENCES NVolume 6, Issue 4, 2132-2140 ISSN 2278 – 4357

HEALTHY AND HAPPIER MENOPAUSE WITH AYURVEDA: A REVIEW. 

Dr. Deepika Chaudhari and Dr. Pradip Kinage

 

Menopausa: “il problema”

L’interesse clinico nei confronti delle problematiche dell’età della menopausa è un fenomeno piuttosto recente, strettamente correlato con l’aumento della vita media della donna, a fro nte di un’età di insorgenza delle menopausa che sostanzialmente non ha subito modificazioni.

Il termine “menopausa” indica evento di esaurimento del periodo fertile nella donna. Questa condizione viene clinicamente determinata in modo retrospettivo stabilendo in 12 mesi il periodo in cui i cicli mestruali sono mancati.

La menopausa può essere spontanea o indotta da chirurgia, chemioterapia e/o radioterapia pelvica. L’invecchiamento è un processo di modifica delle strutture e funzioni dell’organismo che avviene col passare del tempo in assenza di malattie.

L’invecchiamento del sistema riproduttivo femminile inizia con la nascita e continua con la perdita dei follicoli per atresia od ovulazione che non avviene necessariamente in modo costante.

Più comunemente lo stesso termine indica una complessiva sintomatologia fisica e psico-emotiva che interessa la donna anche nel periodo precedente il termine definitivo dei cicli mestruali; in termini letterali la parola “menopausa” (μήν : mese, e παῦσις : cessazione) dovrebbe indicare esattamente il mese dell’ultima mestruazione, determinando come “pre-menopausa” il periodo che lo precede e come “post-menopausa” quello che lo segue. La parola “climaterio” indica correttamente tutto il periodo corrispondente al complesso dei fenomeni che precedono, accompagnano e seguono la cessazione dell’attività delle ghiandole sessuali, più evidente nel sesso femminile, per la cessazione dei cicli mestruali.

Nella “menopausa” si determina un fisiologico esaurimento della riserva ovarica ed il concomitante calo degli estrogeni che concorre a determinare i principali sintomi sia fisici sia psico-emotivi.

Questa condizione è correlata quindi alla progressiva perdita della funzione principale delle ovaie e cioè la produzione di follicoli ovarici e di estrogeni, provocando una serie di mutamenti, nella donna, di natura trofica, metabolica, sessuale e psicologica (vampate di calore, sudorazione notturna, insonnia, irritabilità, sbalzi d’umore, stanchezza, depressione, ecc.).

Questi cambiamenti fisiologici si traducono in una serie di sintomi  che, variabili a seconda della persona,  possono essere più o meno intensi, anche se non completamente collegabili alla menopausa in sé, poiché, sul quadro generale, influiscono altri fattori come il contesto familiare e sociale.

L’età media di insorgenza della menopausa è circa 48-50 anni ma può comparire precocemente, per motivi diversi, già a 30-35 anni.

E’ interessante notare che solo recentemente anche la moderna bio-medicina ha orientato le sue soluzioni ad una visione più ampia di queste problematiche andando oltre la finalità di controllo della sola sintomatologia e ponendo l’attenzione, ad esempio, nel limitare il rischio di insorgenza di patologie, sia metaboliche sia di altra natura, che trovano fattori causali anche nella condizione meno-pausale.

Questo avviene, secondo linee guida (fonte AOGOI) valutando il generale stato di salute della donna per identificare i fattori di rischio, in particolare quelli specifici della menopausa e ad essa correlati; fare diagnosi precoce di malattia (es. osteoporosi); individuare le terapie necessarie e stabilire un piano di prevenzione; tuttavia attualmente non esistono test di laboratorio affidabili e specifici per prevedere quando una donna andrà incontro alla menopausa.

Non entreremo in questo contesto in una analisi della sintomatologie menopausali più classiche e note, ma riproporremo presupposti  per la comprensione del valore della visione ayurvedica della menopausa in termini di moderno approccio personalizzato, profilattico e predittivo. 

 

Menopausa: “Presupposti della visione Ayurvedica”

E’ interessante osservare che già nelle fonti classiche l’Ayurveda si poneva obiettivi di approccio alla menopausa sovrapponibili a quelli dell’attuale bio-medicina.

Secondo le antiche fonti ayurvediche la condizione menopausale viene indicata con il termine Rajonivritti che può essere tradotto come “Fine di Artava Pravritti ” o Cessazione delle mestruazioni intese come funzione ovarica; questa definizione non indica tuttavia una condizione patologica, descritta come tale, anche se “Rajonivritti-kala” è citato da quasi tutte le fonti Acharya.

Dai testi classici si comprende che, in Ayurveda, “la menopausa” venga trattata come “Jara Pakwa Awastha” del corpo (su. Su. 14\4) dove Jara (invecchiamento) e Rajonivritti si manifestano a causa della progressiva riduzione delle capacità funzionali degli Srota e di Agni, traducendosi in un’alimentazione inadeguata dei tessuti.

Il termine “Rajonivritti” è composto da due parole diverse: “Rajah” e “Nivritti”.

In sanscrito la radice di parola “Rajah” è riferibile al termine “Rajascha” che può avere diversi significati qualitativi specifici (ad es. : dare colore, o forza, qualità specifica) rispetto ad una materia ed in questo contesto, essendo riferita a Artava e Stripushpa, indica qualità e specificità correlate con ciclo mestruale (sangue mestruale).

La parola “Nivritti “ deriva dal sanscrito Varnas’Ni’ e ’vrutta’. Acharya Hemchandra ((Dhandhuka, 1088 – Patan, 1173) ha associato alla parola Nivritti alcuni sinonimi (Apravritti, Uparama, Virati, Vyparati, Uparati ecc.). Il significato di queste parole, nel loro senso generale, può essere inteso come compimento, realizzazione, completamento, fine, cessazione o interruzione dell’influenza di una regola rispetto a un’altra; rispetto a questa spiegazione quindi “Rajonivritti” può essere tradotto con “Cessazione delle mestruazioni”.

La saggezza Ayurvedica interpreta il significato di “Rajonivritti” in modo profondo vedendo oltre gli aspetti puramente fisio-patologici. Rispetto a “Nidanas” (fattori etiopatologici, cause) di “Rajonivritti”, l’Ayurveda postula raffinatamente il più ampio pensiero che: “Rispetto alla cessazione o alla distruzione di qualcosa non esiste una causa specifica di distruzione o cessazione ma sussiste invece l’assenza o la cessazione della presenza dei fattori responsabili della sua produzione o esistenza e quindi la mancanza di questi fattori ne determina la cessazione o distruzione”.

Con metodologia sistematica la scienza ayurvedica ha suddiviso tutte le malattie in 4 tipi principali cioè Agantuj, Sharira, Manasa e Swabhavika; proprio Swabhavika (secondo Acharya Sushruta) include tutte quelle condizioni che si verificano naturalmente come Kshudha (Fame), Pipasa (Sete), Nidra (Sonno), Jara (Invecchiamento) e Mrityu (Morte).

Sebbene queste condizioni (prodromiche anche di malattie) abbiano una loro origine e ragione naturale, vengono descritte come “Doshaja” e sono ulteriormente classificabili in due tipi : Kalakrita e Akalakrita.

Poiché “Rajonivritti” è naturale condizione in ogni donna, può essere classificata Kalaja Rajonivritti e Akalaja Rajonivritti.

Secondo le fonti ayurvediche “Kalaja Rajonivritti” indica la condizione di Rajonivritti quando questa si verifica alla sua più probabile età (circa 50 anni) ed è interessante rilevare che già Acharya Sushruta osservava che quando Rajonivritti si verifica nei tempi fisiologici significa che sulla persona sono state praticate le corrette misure protettive di assistenza sanitaria (Yapya di Rasayana ecc.).

Akalaja Rajonivritti si verifica invece quando la situazione menopausale si presenta prima o dopo la sua probabile età (es. circa 50 anni), e questo dipenderebbe anche dall’ assenza di protezione o misure di assistenza sanitaria. In questa tipologia di Rajonivritti, i sintomi possono essere molto acuti e quindi la scienza medica dovrebbe prestare una attenzione speciale per evitare conseguenze anche pericolose.

Secondo Acharya Dalhana, queste situazioni dovrebbero essere trattate sulla base della natura della malattia (Roga) e sui Dosha coinvolti in esso.

Secondo le fonti ayurvediche, nelle donne, il periodo riproduttivo è controllato prevalentemente da Pitta Dosha. In Vriddhawastha (età avanzata), dove Rajonivritti è un evento importante, Vata sarebbe il principale Dosha coinvolto.

Questa dominante Vata Dosha avrebbe effetto su “tutto” il corpo femminile ed i relativi fattori fisiologici relativamente ai  suoi caratteri (ad esempio “Laghuta” e “Rukshara”). All’età di circa 50 anni, nel, corpo femminile, origina il processo di declino, a causa di Jaravastha, come processo naturale.

L’importanza dei sintomi di Kalaja e Akalaja Rajonivritti è variabile da persona a persona (secondo Prakritti) come osservato per Vimana Sthana (quantificazione degli squilibri dei Dosha)  da Acharya Charaka; resta implicito che la precisa individuazione di Kalaja o Akalaja Rajoniuritti dipende dall’esperienza del medico.

La necessità del trattamento di questa fase della vita delle donne trova le sue ragioni nel fatto che, se anche Rajonivritti deve essere accettata come  uno dei segni del fisiologico  processo invecchiamento, in questa fase le donne sono più vulnerabili, sono sottoposte a scadimento della qualità di vita e a maggior rischio di patologia. Le cicatrici della menopausa sono inevitabili. Con l’allungamento della vita media, le donne trascorrono circa un terzo della loro esistenza in questa condizione.

In conclusione secondo Sushruta e vari altre fonti, Rajonivritti compare fisiologicamente circa all’ età di 50 anni come uno dei segni di invecchiamento anche se già Acharya Arundatta osserva che questa è un’età probabile e non totalmente certa infatti vi possono essere alcune variazioni; esse dipenderebbero da diversi fattori che le influenzano come l’individualità della donna ed ambientali; nella visione Ayurvedica “Rajonivritti” non è intesa solo come la cessazione dei cicli mestruali ma anche come una più ampia fase di transizione della vita e del corpo ed è intesa come un segno primario del fisiologico processo di invecchiamento al quale la scienza Ayurvedica pone da sempre primaria attenzione.

In ayurveda la comprensione e l’approccio diagnostico della sindrome menopausale sono basati primariamente sulla corretta individuazione del coinvolgimento dei Dosha.

 

L’articolo

L’articolo proposto, pubblicato da WORLD JOURNAL OF PHARMACY AND PHARMACEUTICAL SCIENCES (SJIF Impact Factor 6.647) nel 2017, analizza la menopausa nel più ampio contesto dell’invecchiamento che coinvolge la salute fisica e mentale di tutti.

Partendo dal presupposto che “Rajonivritti” sia un evento naturale ed inevitabile della vita, l’articolo propone la moderna interpretazione della classica visione ayurvedica alla luce dell’evidenza che la donna in post-menopausa sia suscettibile di fastidiose sintomatologie più comuni o potenzialmente esposta al rischio di patologie anche gravi dell’apparato osseo o cardiache.

Lo storico impiego di estrogeni da soli, o in combinazione con i progestinici (HRT), efficace nella limitazione di sintomi ha tuttavia rivelato limitazioni per potenziali effetti collaterali oncologici come il carcinoma mammario e dell’endometrio, limitandone l’uso.

Nell’articolo vengono analizzati i benefici dell’approccio globale ayurvedico (panchakarma, meditazione, yoga, integrazione con officinali ormone-modulatori) che risulta privo di effetti collaterali.

A cura della direzione scientifica di Benefica

WORLD JOURNAL OF PHARMACY AND PHARMACEUTICAL SCIENCES NVolume 6, Issue 4, 2132-2140 ISSN 2278 – 4357

HEALTHY AND HAPPIER MENOPAUSE WITH AYURVEDA: A REVIEW.

Dr. Deepika Chaudhari 1 and Dr. Pradip Kinage 2

 

Author information:

Asst Professor, Dept of Kriya Sharir, Parul Institute of Ayurveda, Limda, Tal- Waghodia, Dist-Vadodara, Gujarat – 39176, India.

Asst. Professor, Dept of Prasuti Tantra & Striroga, Parul Institute of Ayurveda & Research, Ishwarpura, Tal- Waghodia, Dist-Vadodara, Gujarat – 39176, India

 

ABSTRACT

Ageing is physiological happening which affects each and every organ and system of human body. Ageing affects both physical and mental health of every human being.

In women menopause is one of the natural and unavoidable occurring between 45-55 years. The Postmenopausal female is susceptible for many diseases as she is subjected to a state of hormonal deficiency. Many female experience symptoms like hot flushes, night sweats, insomnia, irritability, mood swings, fatigue etc. But few may suffer from serious disorders like Osteoporosis, heart diseases and others.

Estrogens, either alone or in combination with progestin (HRT) has been used for the management of menopause. But various side effects like breast carcinoma and endometrial carcinoma has limited the use of hormonal treatment.

According to Ayurveda menopause is termed as rajonivrutti.

Panchakarma and other procedures like meditation and yoga etc are also found to be beneficial without any side effects. There many herbs like Shatavari, Shatapushpa, Guduchi etc are good source of phytoestrogen and can be effectively used in managing menopause.

In present review, an attempt is made to find all possible available safe regimens for prevention and management of menopausal symptoms according to Ayurveda.

 

KEYWORDS: Menopause, Hormones, Phytoestrogen, Panchakarma, Yoga.

ISSN 2278 – 4357

 

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