Newsletter Ayurveda nr. 52 – Aprile 2019

Newsletter n° «52»

Aprile 2019

FOCUS TAILAM

Shankhpushpi” in Shankhapushpi Taila

 

ASIAN PACIFIC JOURNAL OF TROPICAL BIOMEDICINE 4.3 (2014): 245-252.

AN UPDATE ON AYURVEDIC HERB CONVOLVULUS PLURICAULIS CHOISY.

Parul Agarwa*, Bhawna Sharma, Amreen Fatima, Sanjay Kumar Jain

Shankhapushpi Taila è uno dei classici oli della tradizione ayurvedica del quale origine e formulazione sono riportati negli antichi testi Asthanga Hridaya e Sahasrayogam.

Questo particolare olio per il massaggio ayurvedico è armonizzante per i tre Dosha nei suoi effetti più generalizzati e prende il nome da una delle piante in esso contenute e cioè lo “Shankhpushpi” o “Shankhapushpi” che è un nome tradizionale attribuito a più piante apparentemente simili, ma delle quali una soltanto una è impiegata in Ayurveda e cioè il Convolvulus pluricaulis Choisy che in Shankhapushpi Taila è contenuto.

In Shankhapushpi Taila sono contenute inoltre altre numerose piante medicinali tra le quali ricordiamo il Phyllanthus emblica, la Terminalia belerica, la Terminalia chebula (i tre componenti di Triphala) e la Terminalia arjuna nota per i suoi benefici cardiovascolari e anti stress psico-fisico.

Alla conoscenza di “Shankhpushpi” è dedicata questa newsletter nella quale segnaliamo un articolo scientifico, pubblicato nel 2014 da Asian Pacific journal of tropical biomedicine (Elsevier) e disponibile in PubMed, che riassume i principali razionali farmacologici che sostengono il generale utilizzo tradizionale della pianta come medicinale ed i suoi potenziali nella pratica clinica.

La newsletter, utilizzando come riferimento principale i contenuti dell’articolo segnalato, impiega per la sua stesura anche informazioni rintracciabili in altri diversi articoli scientifici riguardanti “Shankhpushpi” e che sono citati come riferimenti bibliografici.

Cenni etimologici e storici

Secondo anche l’interpretazione di Sethiya et al., in un articolo pubblicato in PubMed nel 2010, “Shankhpushpi” è una parola di origine sanscrita composta dal vocabolo “shankh(a)”: conchiglia e dal vocabolo “pushp(a)”: fiore, che significherebbe “la pianta con i fiori a forma di conchiglia” e, sempre gli stessi Autori, fanno osservare che “Shankha” (la conchiglia) ricorre nell’iconografia classica come uno degli strumenti sacri spesso usati nell’adorazione rituale di Lord Shiva. [1]

Tutti i “Brihattrayees”, cioè Charaka, Sushruta e Vagbhatta Samhita, citano Shankhapushpi come ingrediente fondamentale in varie formulazioni per il potenziamento della memoria e per altre proprietà terapeutiche. [38]

In particolare Charaka descrive le “Medhya Guna” (proprietà nootropiche) di Shankhapushpi come “Medhya Visheshena cha Shankhapushpi” [38] volendo probabilmente indicarne la unicità (diversità, particolarità, qualità dalle caratteristiche distintive). [41] Indu nel commentario di Vagbhatta ha attribuito a Shankhapushpi il sinonimo di “Supushpi” e Chandra ha chiamato Shankhapushpi anche come “Shankhakusuma”. [38,42]

Il nome “Shankhpushpi” è generalmente impiegato in India per identificare quattro diverse piante ad uso medicinale [1] molto diffuse nel continente e cioè: il Convolvulus pluricaulis (Convolvulaceae), l’Evolvulus alsinoides (Convolvulaceae), la Canscora decussata (Gentianaceae) e la Clitorea ternatea (Papilionaceae).

Queste piante risultano morfologicamente simili all’esame macroscopico [37] con evidenti grandi somiglianze per habitat, caratteristiche del loro stelo, foglie e radici, tuttavia esistono alcuni caratteri distintivi salienti per i quali queste piante possono essere differenziate l’una dall’altra. [1]

Per questi motivi le succitate piante sono state oggetto di numerosi studi farmacognostici [30] e botanici (anche molto recenti) per la loro corretta identificazione e per dissipare anche la possibile ambiguità di interpretazione di nomi e di descrizione delle droghe riportati nei testi classici che, prima dell’istituzione del dominio Britannico, venivano trascritti a mano. [1]

L’Ayurvedic Pharmacopoeia of India stabilisce che “Shankapushpi” identifichi l’intera pianta del solo Convolvulus pluricaulis Choisy (sin.: Convolvulus microphyllus Sieb. ex Spreng). [1,3]

“Shankapushpi” (Convolvulus pluricaulis Choisy) è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Convolvulaceae, che si presenta con infiorescenze simili anche alle comuni “campanelle”; cresce nelle regioni dell’India del Sud, Sri Lanka, Africa tropicale e Asia sud-orientale, su terreni sabbiosi o terreno roccioso in condizioni xerofitiche ed è ampiamente diffusa nelle pianure indiane del Punjab, Bihar e Chhota Nagpur [9,38]; la fioritura inizia tra settembre e ottobre ed i fiori variano dal bianco al rosa chiaro. [38]

1. Sethiya, Neeraj K., et al. “Comparative pharmacognostical investigation on four ethanobotanicals traditionally used as Shankhpushpi in India.” Journal of advanced pharmaceutical technology & research 1.4 (2010): 388. PubMed
3. Ministry of Health and Family Welfare, Department of Indian Systems of Medicine and Homeopathy. The Ayurvedic Pharmacopoeia of India. New Delhi: Controller of Publications; 2001.
9. Kumar DC. Pharmacognosy can help minimize accidental misuse of herbal medicine. Curr Sci 2007; 93: 1356-1358.
30. Verma S, Singh V, Tanwar S. Pharmacognostic validation of whole plant of Convolvulus pluricaulis Choisy (Convulvulaceae). Int J Pharm Pharm Sci 2012; 4: 241-246
37. Sethiya NK, Nahata A, Mishra SH, Dixit VK. An update on shankhpushpi, a cognition-boosting Ayurvedic medicine. Zhong Xi Yi Jie He Xue Bao. 2009;7(11):1001–22. [PubMed]
38. Yerne, Ajaya D. “Shankhapushpi from the view of Samhita: a literary review.” National Journal of Research in Ayurved Science 5.5 (2017).
41. Pandey, Deep Narayan, and Neha Pandey Prakash. “Universal significance of the principle of Samanya and Vishesha beyond Ayurveda.” Journal of Ayurveda and integrative medicine 9.4 (2018): 308-311.
42. Amin, Hetal, et al. “Shankhapushpi (Convolvulus pluricaulis Choisy): Validation of the Ayurvedic therapeutic claims through contemporary studies.” International Journal of Green Pharmacy (IJGP) 8.4 (2014).

Cenni sull’uso tradizionale

L’antica tradizione erboristica indiana ha impiegato per secoli molte erbe delle quali si conoscevano le “proprietà medicinali” per sostenere forza, immunità, per promuovere longevità e per prevenire le malattie oltre che per il trattamento di molti disturbi come l’ansia e l’insonnia. Tra queste piante C. pluricaulis è stata tradizionalmente impiegata per sostenere in generale la forza, per migliorare il potere digestivo, migliorare la carnagione e la voce ma anche per la cura dei vermi intestinali, la disuria, l’avvelenamento da animali, la dispnea, la tosse, il diabete, i disturbi uterini, l’epilessia, l’insonnia, alcune malattie cardiache e l’ematemesi. [40]

In generale le foglie ed i fiori sono stati tradizionalmente impiegati principalmente per le loro proprietà ipotensive e nel trattamento delle nevrosi d’ansia ma le popolazioni tribali di Chhindwara (Madhya Pradesh) descrivono la pianta anche come antielmintico, ottimo antidiarroico, pianta medicinale utile in generale nei disturbi della pelle e per il trattamento dell’ipertensione. A Gonda (Uttar Pradesh), le foglie sono raccomandate per i disturbi mentali e la depressione.

Complessivamente all’officinale si possono attribuire effetti stimolanti del rafforzamento della salute in aiuto anche al recupero del peso corporeo. Sempre l’uso tradizionale ci conferma che in generale la pianta è ben tollerata.
Gli erboristi indiani ritengono che Shankhpushpi calmi i nervi regolando la produzione del corpo degli ormoni dello stress di cortisolo e adrenalina. [39]

Come noto secondo il concetto ayurvedico, la terapia Rasayana produce effetti contemporanei sul corpo e sulla mente determinando un miglioramento fisico e psichico; la terapia Rasayana previene gli effetti dell’invecchiamento, sviluppa intelligenza e aumenta la resistenza del corpo contro le malattie.

In Ayurveda “Shankapushpi” viene considerata come un “dono della natura” [39] in grado di favorire le capacità della memoria e di “ringiovanire” le funzioni nervose e viene ritenuto un tonico naturale ideale anche per lo sviluppo mentale dei bambini; il suo gusto è amaro e pungente con generali capacità astringenti e rappresenta uno dei principali “Medhya Rasayana” utile per migliorare l’equilibrio ed i vizi dei Dosha Kapha-Vata-Pitta. [39]

In Ayurveda “Shankapushpi” è stato principalmente impiegato per la cura della tosse cronica, dell’insonnia, dell’epilessia, delle allucinazioni e dell’ansia ed in generale le conoscenze delle proprietà medicamentose della pianta sono confermate anche dalla sua lunga applicazione medicinale in diversi altri sistemi medici tradizionali, in epatopatie, epilessia, malattie microbiche, malattie citotossiche e virali, nervosismo ed in generale nelle malattie del sistema nervoso centrale (CNS) e mentali. In particolare nella medicina tradizionale Cinese è noto che tutte le parti di questa pianta, e soprattutto le foglie, offrano benefici terapeutici per la cura di diverse malattie. [40]

L’uso tradizionale di C. pluricaulis è documentato da ampia letteratura soprattutto a favore del benessere mentale, per il miglioramento della memoria, come psicostimolante e come aiuto a ridurre in generale la tensione mentale ed in Ayurveda ne esiste il chiaro riferimento all’uso come tonico del cervello nelle sindromi ipotensive cerebrali; gli studi farmacologici sulla pianta ne dimostrano un grado variabile di effetti ipotensivi e tranquillizzanti mentre studi clinici ne dimostrano effetti benefici prevalentemente sulle nevrosi da ansia. In generale la pianta induce una diffusa sensazione di calma, migliora il sonno e allevia dalle percezioni ansiose aiutando in caso di stress, affaticamento mentale; si ritiene che questi effetti della pianta derivino dalla sua capacità di modulazione della neurochimica del cervello. [11]

Come anticipato, l’uso tradizionale dell’estratto vegetale di Convolvulus pluricaulis è in generale molto noto nel ridurre la tensione mentale, per il trattamento di alcuni disturbi psichiatrici e per contrastare l’ematemesi, ma in particolare le foglie vengono impiegate anche per il trattamento di bronchite e asma, la radice della pianta viene anche impiegata nel trattamento della febbre infantile, l’estratto della pianta intera dimostra particolare utilità anche in contrasto alla ritenzione di fluidi nel corpo e supporta i processi digestivi; l’estratto etanolico di Convolvulus pluricaulis dimostra inoltre di ridurre i livelli di acido grasso non esterificato (NEFA) che rappresenta la principale causa di morte per arresto cardiaco. [39]

Secondo la visione ayurvedica “Shankapushpi” è responsabile di effetti: Medhya (promuove la capacità intellettuale), Swarakarini (migliora la voce), Grahabhootadi doshaghni (utile nelle malattie ritenute di origine soprannaturale), Rasayani (ringiovanisce il corpo), Kantida (migliora l’aura del corpo e conferisce un aspetto sano), Majjadhatu rasayana (ringiovanisce il tessuto nervoso), Unmadaghna (allevia la follia e l’instabilità emotiva), Vrishya (afrodisiaco), Pachambala (aumenta la forza del sistema digestivo), Chedana (lassativo), Nidrajnana (promuove il sonno). [43]

11. Bhowmik D, Kumar KPS, Paswan S, Srivatava S, Yadav A, Dutta A. Traditional Indian herbs Convolvulus pluricaulis Choisy and its medicinal importance. J Pharmacogn Phytochemistry 2012; 1(1): 50-58.
39. Jalwal, Pawan, et al. “A comprehensive review on shankhpushpi a morning glory.” The Pharma Innovation 5.1, Part A (2016): 14.
40. Agarwa, Parul, et al. “An update on Ayurvedic herb Convolvulus pluricaulis Choisy.” Asian Pacific journal of tropical biomedicine 4.3 (2014): 245-252.
43. Mishra, S. H., and Neeraj K. Sethiya. “Review on ethnomedicinal uses and phytopharmacology of memory boosting herb’Convolvulus pluricaulis’ Choisy.” Australian Journal of Medical Herbalism 22.1 (2010): 19.

Cenni della fitochimica

I principali fitocostituenti in Shankhpushpi (Convolvulus pluricaulis Choisy) sono rappresentati da diverse famiglie di molecole tra le quali carboidrati, alcaloidi, flavonoidi e cumarine che nel loro insieme determinano i vari effetti biologici. [39]

39. F. Jalwal, Pawan, et al. “A comprehensive review on shankhpushpi a morning glory.” The Pharma Innovation 5.1, Part A (2016): 14.

Breve sintesi degli effetti farmacologici preliminari

Gli estratti grezzi della pianta ed anche alcuni metaboliti isolati hanno dimostrato in generale ampi effetti farmacologici sia in vitro e sia in vivo.

L’Indian Council of Medical Research (ICMR) nella sua pubblicazione (Gupta 2005), indica i precisi standard di qualità che ciascuna parte di Convolvulus pluricaulis, utilizzabile come droga, deve possedere [4]. Evidenze scientifiche indicano che queste piante dimostrino un loro potenziale come depressori di alcune attività del sistema nervoso centrale, come ansiolitici, tranquillizzanti, antidepressivi, antistress, neurodegenerativi, antiamnesici, antiossidanti, ipolipemizzanti, immunomodulatori, analgesici, antifungini, antibatterici, antidiabetici, antiulcera (dovuti all’aumentodi fattori di difesa della mucosa come la secrezione di mucina e di glicoproteine), anticatonici, cardiovascolari e anti iperitoroidei (agendo a livello epatico). [5]

4. Gupta AK, Tandon N, Sharma M. Quality standards of Indian medicinal plants. New Delhi: Indian Council of Medical Research; 2005.
5. Sethiya NK, Nahata A, Mishra SH, Dixit VK. An update on Shankhpushpi, a cognition-boosting Ayurvedic medicine. Zhong Xi Yi Jie He Xue Bao 2009; 7(11): 1001-1022.

Gli studi farmacologici in generale indicano che la pianta si è dimostra capace di ridurre diversi tipi di stress come quello psicologico, chimico e traumatico; gli estratti etanolici e metanolici dell’intera pianta si sono dimostrati in grado di ridurre l’attività motoria spontanea, di potenziare l’ipnosi indotta da pentobarbital e l’analgesia da morfina, di migliorare la risposta allo stress (fighting response), di eliminare la reazione di “evitamento condizionato”, di antagonizzare nel ratto,  le convulsioni ed i tremori “indotti”.

Il succo ottenuto dalla pianta intera contrasta le mestruazioni eccessive mentre la pasta ottenuta dalla macinazione della pianta è utile per curare gli ascessi. Nei gerbilli, sottoposti ad un trattamento iper colesterolemizzante, l’estratto etanolico di pianta intera ha ridotto il colesterolo sierico, il colesterolo lipoproteico a bassa densità ed i trigliceridi in 90 giorni.

L’estratto di radice della pianta si è dimostrato in grado di regolare l’ipertiroidismo nei topi femmina e sempre il succo della pianta intera fresca di C. pluricaulis dimostra un effetto anti-ulcerogeno paragonabile al sucralfato.

L’estratto etanolico della pianta intera ha dimostrato di esercitare un’azione inotropa negativa sul miocardio di anfibi e mammiferi oltre che un’attività spasmolitica sulla muscolatura liscia. [6]

Per quanto attualmente evidente dalla letteratura scientifica C. pluricaulis offre diversi razionali per diversi usi medicinali come il trattamento dell’ ipertensione, delle malattie neurodegenerative, delle ulcere, dell’epilessia, del vomito, del diabete, dei colpi di calore e delle problematiche emorragiche; inoltre può anche essere usato per migliorare le prestazioni di memoria e ridurre il colesterolo. [10]

6. Dhingra D, Valecha R. Evaluation of the antidepressant-like activity of Convolvulus pluricaulis Choisy in the mouse forced swim and tail suspension tests. Med Sci Monit 2007; 13(7): BR155- 161.
10. Dubey NK, Kumar R, Tripathi P. Global promotion of herbal medicine: India’s opportunity. Curr Sci 2007; 86: 37-41.

L’estratto di C. pluricaulis, paragonato all’acido ascorbico, ha dimostrato in uno studio nel ratto di possedere una significativa attività antiossidante in un modello di neuro tossicità indotta da alluminio [14] e, in un ulteriore studio, è stata dimostrata la capacità dell’estratto della pianta di esercitare una significativa attività scavenger nei confronti dei radicali liberi in confronto con acido ascorbico ed una significativa attività anticonvulsivante in confronto al farmaco fenitoina. [15]

14. Bihaqi SW, Sharma M, Singh AP, Tiwari M. Neuroprotective role of Convolvulus pluricaulis on aluminium induced neurotoxicity in rat brain. J Ethnopharmacol 2009; 124(3):409-15.
15. Verma S, Sinha R, Kumar P, Amin F, Jain J, Tanwar S. Study of Convolvulus pluricaulis for antioxidant and anticonvulsant activity. Cent Nerv Syst Agents Med Chem 2012; 12(1): 55-59.

Gli effetti antidepressivi di un estratto in cloroformio di C. pluricaulis sono stati dimostrati in uno studio condotto sul modello animale nel quale sono stati osservati effetti significativi antidepressivi in confronto a farmaci antidepressivi come l’imipramina o la fluoxetina. [16]

Un estratto etanolico delle foglie di C. pluricaulis, in uno studio sui roditori, ha dimostrato l’attività ansiolitica dell’officinale in confronto a quella del diazepam; i risultati dello studio hanno indicato che frazioni di acetato di etile, al dosaggio impiegato, riducevano la coordinazione neuromuscolare indicando un’attività miorilassante [17]; analogamente estratti dei fiori della pianta hanno dimostrato nel ratto una evidente attività ansiolitica confrontata con gli effetti del diazepam. [18]

16. Dhingra D, Valecha R. Screening for antidepressant-like activity of Convolvulus pluricaulis Choisy in mice. Pharmacologyonline2007; 1: 262-278.
17. Nahata A, Patil UK, Dixit VK. Anxiolytic activity of Evolvulus alsinoides and Convulvulus pluricaulis Choisy in rodents. Pharm Biol 2009; 47: 444-451.

18. Sharma K, Arora V, Rana AC, Bhatnagar M. Anxiolytic effect of Convolvulus pluricaulis Choisy petals on elevated plus maze model of anxiety in mice. J Herbal Med Toxicol 2009; 3(1): 41-46.

In uno studio di confronto tra C. pluricaulis (foglie) e Aspargus racemosus (radice) è emerso che l’estratto di C. pluricaulis, confrontato con il farmaco piracetam, mostrava potenti effetti di miglioramento della memoria [19]; questi effetti sono stati ulteriormente osservati anche in un altro studio nel ratto nel quale anche un estratto etanolico di radice C. pluricaulis, confrontato con il farmaco piracetam, ha dimostrato evidenti effetti di miglioramento delle capacità mnemoniche. [20]

19. Sharma K, Bhatnagar M, Kulkarni SK. Effect of Convolvulus pluricaulis Choisy and Asparagus racemosus wild on learning and memory in young and old mice: a comparative evaluation. Indian J Exp Biol 2010; 48: 479-485.
20. Nahata A, Patil UK, Dixit VK. Effect of Convulvulus pluricaulis Choisy on learning behaviour and memory enhancement activity in rodents. Nat Prod Res 2008; 22(16): 1472-1482.

Sempre un estratto di radice di C. pluricaulis, confrontato con il metimazolo, in uno studio nel ratto, ha dimostrato evidenti effetti di inibizione della funzione tiroidea mediati principalmente dalla conversione da T4 a T3 indicando la possibile regolazione dell’ ipertiroidismo da parte dell’estratto vegetale. [21]

21. Panda S, Kar A. Inhibition of T3 production in levothyroxinetreated female mice by the root extract of Convolvulus pluricaulis. Horm Metab Res 2001; 33(1): 16-18.

Gli effetti antiulcera di C. pluricaulis vengono indicati da uno studio sul modello animale in cui emerge che un estratto delle foglie, confrontato con sucralfato, ha esercitato evidenti effetti anti ulcera attraverso l’aumento dei fattori difensivi della mucosa come la secrezione di mucina, la durata della vita delle cellule della mucosa, e delle glicoproteine. [22]

22. Sairam K, Rao CV, Goel RK. Effect of Convolvulus pluricaulis Choisy on gastric ulceration and secretion in rats. Indian J Exp Biol 2001; 39(4): 350-354.

Nei Disturbi Ossessivi Compulsivi dosaggi diversi di estratto di parti aeree di C. pluricaulis, confrontati con gli effetti dei farmaci fluoxetina e diazepam, nel ratto, hanno dimostrato di modulare i livelli di serotonina o i livelli di dopamina. [23]

23. Subramani R, Anand M, Muralidharan P. Effect of Convolvulus pluricaulis Choisy in obsessive compulsive disorder using animal models. India: PharmaTutor EduLabs; 2008-2013.

L’attività neuroprotettiva di C. pluricaulis è stata valutata in un complesso studio, nel modello animale, nel quale è stata indotta neurotossicità con scopolamina. Dallo studio è emerso che il pretrattamento di ratti con un estratto acquoso delle parti aeree della pianta, confrontato con gli effetti della rivastigmina tartrato come farmaco di riferimento, ha ridotto significativamente la compromissione della memoria spaziale indotta dalla scopolamina, evidenziando una significativa inibizione dell’attività dell’acetilcolinesterasi (AChE) nella corteccia cerebrale e nell’ippocampo.

Questi effetti sono stati accompagnati da una evidente attività antiossidante espressa come incremento di enzimi antiossidanti. Presi nel loro insieme questi risultati suggeriscono che l’estratto di C. pluricaulis possa esercitare una potente attività neuro protettiva attraverso l’azione anti-AChE ed antiossidante. [24] Effetti neuro protettivi sono stati osservati inoltre in modelli di neuro tossicità indotta da alluminio. [14]

14. Bihaqi SW, Sharma M, Singh AP, Tiwari M. Neuroprotective role of Convolvulus pluricaulis on aluminium induced neurotoxicity in rat brain. J Ethnopharmacol 2009; 124(3):409-15.
24. Bihaqi SW, Singh AP, Tiwari M. In vivo investigation of the neuroprotective property of Convolvulus pluricaulis Choisy in scopolamine-induced cognitive impairments in Wistar rats. Indian J Pharmacol 2011; 43(5): 520-525.

Un estratto etanolico ottenuto da foglie di C. pluricaulis dimostra una evidente attività epatoprotettrice confrontata con quella della silimarina come sostanza di riferimento: nel ratto in un modello di apatotossicità indotta da tioacetamide, l’estratto di C. pluricaulis ha dimostrato capacità protettive epatiche con miglioramenti dei principali markers biochimici (ALT-AST-ALP- bilirubina totale, bilirubina diretta, albumina, proteine totali, ioni). [26]

26. Ravichandra VD, Ramesh C, Sridhar KA. Hepatoprotective potentials of aqueous extract of Convolvulus pluricaulis against thioacetamide induced liver damage in rats. Biomed Aging Pathol 2013; 3(3): 131-135.

Un estratto metanolico delle parti aeree di C. pluricaulis, in uno studio in vitro, evidenzia una potente attività antibatterica contro i ceppi patogeni di Staphylococcus aeures ed E.coli, evidenziando un ampio spettro di attività antibatterica sia nei confronti di Gram positivi che di Gram negativi confrontando questi effetti con quelli della tetraciclina impiegata come farmaco di confronto. Dallo studio è emerso anche che Convolvulus pluricaulis è più attivo nei confronti di E. coli rispetto a S. aureus. [27]

27. Verma S, Sinha R, Singh V, Tanwar S, Godara M. Antibacterial activity of methanolic extract of whole plant of Convolvulus pluricaulis Choisy. J Pharm Res 2011; 4(12): 4450.

Indirettamente è stato dimostrato, in vivo nel modello animale, che un estratto acquoso di C. pluricaulis dimostrerebbe attività antivirale grazie alla presenza di particolari flavonoidi nel fitocomplesso. [28, 44]

28. Bihaqi SW, Singh AP, Tiwari M. Supplementation of Convolvulus pluricaulis Choisy attenuates scopolamine-induced increased tau and amyloid precursor protein (AβPP) expression in rat brain. Indian J Pharmacol 2012; 44(5): 593-598.
44. Ross JA, Kasum CM. Dietary flavonoids: Bioavailability, metabolic effects, and safety. Annu Rev Nutr. 2002;22:19–34.

Uno studio sul ratto ha concluso che l’estratto alcolico di Convolvulus pluricaulis possiede effetti nootropici ma inferiori rispetto a quelli di Evolvulus alsinoides. [29]

29. Kothiyal P, Rawat MS. Comparative nootropic effect of Evolvulus alsinoides and Convolvulus pluricaulis Choisy. Int J Pharma Bio Sci 2011; 2(1): 616-621.

Complessivamente l’articolo offre una sintesi degli aspetti generali farmacognosici, farmacologici e fitochimici di Shankhapushpi (C. pluricaulis) e contribuisce a sostenere l’ipotesi che questa pianta potrebbe rappresentare una preziosa fonte di molecole importanti anche dal punto di vista clinico.

A cura della direzione scientifica di Benefica

ASIAN PACIFIC JOURNAL OF TROPICAL BIOMEDICINE 4.3 (2014): 245-252.

AN UPDATE ON AYURVEDIC HERB CONVOLVULUS PLURICAULIS CHOISY.

Kanika Dhiman1, Usha Sharma2

Author information:

Agarwa P(1), Sharma B(1), Fatima A(1), Jain SK(1).

1 PInstitute of Pharmacy, Bundelkhand University, Jhansi 284121, U.P, India.

ABSTRACT

Convolvulus pluricaulis Choisy (C. pluricaulis) is a perennial herb that seems like morning glory. All parts of the herb are known to possess therapeutic benefits. The plant is used locally in Indian and Chinese medicine to cure various diseases. It is used in Ayurvedic formulation for chronic cough, sleeplessness, epilepsy, hallucinations, anxiety etc. Based on the comprehensive review of plant profile, pharmacognosy, phytochemistry, pharmacological and toxicological data on the C. pluricaulis, there will be more opportunities for the future research and development on the herb C. pluricaulis. Information on the C. pluricaulis was collected via electronic search (using Pub Med, SciFinder, Google Scholar and Web of Science) and library search for articles published in peer-reviewed journals. Furthermore, information also was obtained from some local books on ethnopharmacology. This paper covers the literature, primarily pharmacological, from 1985 to the end of 2012. The C. pluricaulis is an important indigenous medicine, which has a long medicinal application for liver disease, epileptic disease, microbial disease, cytotoxic and viral diseases, central nervous system (CNS) disease in Ayurvedic medicine, traditional Chinese medicine and other indigenous medical systems. The isolated metabolites and crude extract have exhibited a wide of in vitro and in vivo pharmacological effect, including CNS depression, anxiolytic, tranquillizing, antidepressant, antistress, neurodegenerative, antiamnesic, antioxidant, hypolipidemic, immunomodulatory, analgesic, antifungal, antibacterial, antidiabetic, antiulcer, anticatatonic, and cardiovascular activity. A chemical study of this plant was then initiated, which led to the isolation of carbohydrats, proteins, alkaloids, fatty acids, steroids, coumarins, flavanoids, and glycosides as active chemicals that bring about its biological effects. A series of pharmacognostical studies of this plant show that it is a herb, its stem and leaves are hairy, more over it has two types of stomata, anisocytic and paracytic. A herb, C. pluricaulis has emerged as a good source of the traditional medicine for the treatment of liver disease, epileptic disease, microbial disease, cytotoxic and viral diseases, and CNS disease.
Pharmacological results have validated the use of this species in traditional medicine. All the parts of the herb are known to possess therapeutic benefits. Expansion of research materials would provide more opportunities for the discovery of new bioactive principles from C. pluricaulis.

 

DOI: 10.1016/S2221-1691(14)60240-9
PMCID: PMC3868798
PMID: 25182446

 

richiedi l’articolo completo