Newsletter Ayurveda nr. 59 – Gennaio 2020

Newsletter n° «59»

Gennaio 2020

Shirodhara e Yoga: una associazione promettente per combattere i disturbi d’ansia

 

International Journal of Yoga 13.1 (2020): 32. 

“FEASIBILITY AND PILOT EFFICACY TESTING OF INTEGRATED YOGA AND SHIRODHARA (AYURVEDIC OIL-DRIPPING) INTERVENTION ON CLINICAL SYMPTOMS, COGNITIVE FUNCTIONS AND SLEEP QUALITY OF ADULTS WITH ANXIETY DISORDER.” 

Hegde, Deepa, et al.

 

Lo studio in breve

Pubblicato nel 2020 da “International Journal of Yoga” l’articolo che segnaliamo rappresenta una ulteriore testimonianza clinica degli effetti di Shirodhara.

Nel dettaglio questo studio clinico pilota, condotto con metodologia randomizzata, suggerisce l’utilità di Shirodhara in associazione alla pratica dello Yoga nel trattamento di diffusi disturbi d’ansia. Lo studio rappresenta una ulteriore testimonianza clinica, non frequente, dei benefici della scienza medica ayurvedica che negli ultimi anni riscontra un crescente consenso anche nel mondo occidentale che tuttavia chiede riscontri d’efficacia e sicurezza d’impiego dei vari trattamenti anche nelle evidenze scientifiche; in questo contesto le evidenze scientifiche rappresentano uno strumento di elevato valore per la comprensione e la diffusione dell’utilità delle Medicine Complementari.

Una ulteriore osservazione sul valore di quanto concluso dallo studio potrebbe essere quella dell’utilità di questo approccio integrato (Yoga + Shirodhara) nel trattamento di disturbi d’ansia che, secondo i protocolli della moderna biomedicina, vengono frequentemente trattati con farmaci utili ma che presentano numerosi effetti indesiderati.

Partendo dal presupposto che sia la terapia Yoga che la pratica dello Shirodhara, singolarmente dimostrano effetti benefici nell’alleviare i disturbi d’ansia (AD) gli autori dello studio si sono posti l’obiettivo di valutare la fattibilità ed il valore sinergico di Shirodhara come intervento aggiuntivo alla terapia Yoga in adulti con disturbi d’ansia (AD).

Per lo studio pilota sono stati arruolati 30 pazienti (maschi e femmine) con diagnosi di ansia generalizzata, fobia sociale e attacchi di panico e attraverso test neuropsichiatrici validati sono stati assegnati casualmente da uno psichiatra a due gruppi di trattamento di cui uno basato solo sulla terapia Yoga (YT) ed il secondo nel quale alla terapia Yoga è stata associata la pratica Ayurvedica dello Shirodhara (YA); in entrambi i gruppi tutti i pazienti hanno continuato a ricevere i trattamenti convenzionali e le loro abituali terapie farmacologiche (tranne che in caso di emergenza).

Le valutazioni degli effetti dei due interventi sono state condotte da un valutatore indipendente al basale e dopo 2 settimane di intervento prendendo in considerazione le variazioni dei sintomi clinici come l’ansia generalizzata (scala di HAM-A), la qualità del sonno e alcuni parametri cognitivi (attraverso specifici test standard validati: es. test di Stroop).

25 soggetti arruolati hanno terminato lo studio (12 YT; 13 YA) e non sono stati segnalati effetti collaterali in nessuno dei due gruppi.

Dai risultati osservati in entrambi i gruppi è emerso un significativo miglioramento dei sintomi clinici, di alcuni parametri cognitivi e della qualità del sonno tuttavia alcuni parametri cognitivi sono risultati migliori nel gruppo in cui è stata associata al pratica di Shirodhara (YA) rispetto al gruppo trattato con la sola terapia Yoga, inoltre, sempre nel gruppo trattato anche con Shirodhara è stata osservata una tendenza verso un miglioramento della qualità del sonno rispetto al gruppo trattato con sola terapia Yoga.

Lo studio conclude che l’aggiunta di Shirodhara alla terapia Yoga è fattibile e può essere utile per migliorare la memoria esecutiva e la qualità del sonno in pazienti adulti con disturbi d’ansia (AD).

 

Dallo studio

I disturbi d’ansia (AD) sono un gruppo di disturbi mentali caratterizzati da percezione d’ansia e paura. [1] Secondo il Diagnostic and Statistical Manual-5 (DSM-5), in questa patologia (AD) sono inclusi (a) AD di separazione, (b) mutismo selettivo, (c) fobia specifica, (d) fobia sociale (SP), (e) disturbo di panico (PD), (f) agorafobia, (g) disturbo d’ansia generalizzata (GAD), (f) AD indotta da sostanze / farmaci, (g) AD a causa di altre condizioni mediche e (h) altri AD specificati o non specificati.

La generale prevalenza nel corso della vita dei disturbi psichiatrici è del 46,4%, e le AD sono i disturbi psichiatrici più comuni con prevalenza, nel corso della vita del 28,8%. [2]

Il genere femminile è colpito due volte in più rispetto a quello maschile, solitamente prima dei 25 anni di età [3]; le AD causano grave disagio e compromissione nella vita di chi ne è colpito, con complicanze di comorbilità sia psichiatriche che mediche. [4, 5]

Questi disturbi si manifestano con una vasta gamma di sintomi fisici e affettivi con cambiamenti nel comportamento e nella sfera cognitiva. [6]

Diversi studi hanno riscontrato che nelle persone che soffrono di disturbi d’ansia si manifestano deficit in diversi domini cognitivi come quello delle funzioni esecutive, della memoria a breve termine e a lungo termine, della capacità visiva spaziale o percettiva e della memoria di lavoro. [7, 8]

Un altro studio ha concluso che l’assunzione di farmaci antidepressivi ha peggiorato le prestazioni della memoria esecutiva e non verbale nei pazienti affetti da GAD rispetto a pazienti che non assumevano questa tipologia di farmaci. [9]

I disturbi del sonno sono comuni nelle persone che soffrono di GAD, SP, PD e disturbo post traumatico da stress (PTSD). [10] Il sonno disturbato aumenta ulteriormente la gravità dei sintomi dell’ansia e peggiora la disabilità correlata alle AD. [11, 12]

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1. Ahuja N.A Short Texbook of Psychiatry. 6th ed. Delhi: Jaypee Brothers Medical Publishers (P) Ltd.; 2006.
2. Kessler RC, Berglund P, Demler O, Jin R, Merikangas KR, Walters EE, et al. Lifetime prevalence and age-of-onset distributions of DSM-IV disorders in the national comorbidity survey replication. Arch Gen Psychiatry 2005;62:593-602.
3. Gupta N, Khera S, Vempati RP, Sharma R, Bijlani RL. Effect of yoga based lifestyle intervention on state and trait anxiety. Indian J Physiol Pharmacol 2006;50:41-7.
4. Craske MG, Stein MB. Anxiety. Lancet 2016;388:3048-59.
5. Hettema JM, Neale MC, Kendler KS. A review and meta-analysis of the genetic epidemiology of anxiety disorders. Am J Psychiatry 2001;158:1568-78.
6. Butcher JN, Mineka S, Hooley JM. Panic anxiety and their disorders. In: Abnormal Psychology. 15th ed. New Jersey: Pearson Publishers; 1933. p. 170-213.
7. O’Sullivan K, Newman EF. Neuropsychological impairments in panic disorder: A systematic review. J Affect Disord 2014;167:268-84.
8. O’Toole MS, Pedersen AD. A systematic review of neuropsychological performance in social anxiety disorder. Nord J Psychiatry 2011;65:147-61.
9. Tempesta D, Mazza M, Serroni N, Moschetta FS, Di Giannantonio M, Ferrara M, et al. Neuropsychological functioning in young subjects with generalized anxiety disorder with and without pharmacotherapy. Prog Neuropsychopharmacol Biol Psychiatry 2013;45:236-41.
10. Mellman TA. Sleep and anxiety disorders. Psychiatr Clin North Am 2006;29:1047-58.

E’ oggi riconosciuto che lo Yoga possa rappresentare un utile coadiuvante nella gestione di vari disturbi psichiatrici. [13] Uno studio su pazienti con GAD e panico ha concluso che un intervento di gruppo basato sulla meditazione per 12 settimane si è dimostrato utile nel ridurre i sintomi di panico e ansia. [14]

Un altro studio ha suggerito che, in pazienti affetti da GAD, 5 settimane di terapia di meditazione si sono dimostrate efficaci come la farmacoterapia (imipramina e clordiazepossido); lo stesso studio ha inoltre concluso che l’intervento di meditazione era privo di effetti collaterali che di solito vengono osservati con i farmaci (dipendenza, reazione di astinenza, preoccupazioni di sovradosaggio). [15]

Una recente meta-analisi ha valutato l’effetto della terapia Yoga per l’ansia. Sei studi controllati e randomizzati sono stati inclusi nella meta – analisi ed è emerso che, rispetto a pazienti che non ricevevano nessun trattamento, la terapia Yoga esercita piccoli effetti positivi già a breve termine e grandi effetti rispetto ad altre metodologie di trattamento. [16]

In un altro studio è stata osservata una relazione bidirezionale tra l’ottimizzazione della respirazione e le manifestazioni emotive e cognitive [17]; un altro studio ha confermato che la modifica volontaria del modello di respiro può determinare il 40% di varianza nei sentimenti di rabbia, paura, gioia e tristezza [18].

Uno studio su 41 soggetti affetti da GAD ha concluso che “Sudarshan Kriya Yoga”, un programma di yoga basato principalmente sulla respirazione, somministrato per 8 settimane, in aggiunta al trattamento standard, è stato efficace nel ridurre i punteggi totali e la sottoscala psichica dell’HAM-A (Hamilton Anxiety Rating Scale); alla fine dell’intervento è stato inoltre osservato che il tasso di risposta era del 73% e il tasso di remissione era 41%. [19]

Un altro studio ha riportato un miglioramento dello stato di ansia e delle prestazioni psicomotorie immediatamente dopo il Mind Sound basato sullo tecnica Yoga di risonanza (MSRT) in pazienti con GAD. [20]

Numerosi altri studi hanno dimostrato l’utilità dello Yoga nel migliorare le funzioni cognitive [21, 22] e la qualità del sonno [23, 24] in salute e malattia.

Secondo l’Ayurveda, i disordini psichiatrici sono descritti in Unmada (stato mentale anormale). Nei testi ayurvedici Chittodvega (stato d’animo agitato) raggruppa una serie di sintomi che sono strettamente correlati agli AD. [25, 26]

In Ayurveda Shirodhara viene descritto come una procedura utile per la gestione di Chittodvega. [27,28] e come noto prevede il gocciolamento a flusso continuo di liquidi diversi (medicati e non medicati: olio, decotti, latte e latticello medicato) da un contenitore posto ad una precisa altezza (Dhara) sulla fronte della persona; in questo contesto infatti il termine Shiro significa testa e il termine Dhara significa flusso [29]. Shirodhara è un tipico procedimento delle terapie Panchakarma e risulta particolarmente indicato in Urdhwa Jatrugata Vikaras (disturbi relativi alle aree sopra clavicolari). [29]

Shirodhara contribuisce a migliorare la circolazione, rilassa il corpo e aiuta a alleviare lo stress, rilassando così la mente. [30] Diversi studi scientifici hanno concluso che Shirodhara, in volontari sani, è efficace nel ridurre l’attività simpatica e la frequenza cardiaca, la pressione diastolica media e i livelli di stress [29] e sempre Shirodhara, si dimostra utile nel ridurre la pressione sistolica e diastolica in donne in peri menopausa, in trattamento ormonale, con ipertensione essenziale. [31]

Un altro studio in aperto ha valutato l’effetto di Shirodhara per 1 settimana in associazione ad una formulazione polierbale ayurvedica (Manas Mitra Vatakam), sull’architettura del sonno in pazienti con GAD; gli effetti di questo trattamento sono stati confrontati con quelli del clonazepam come farmaco di riferimento; attraverso l’esame della polisonnografia è stato osservato che i trattamenti ayurvedici erano più efficaci nel promuovere e preservare il sonno ad onde lente mantenendo così la normale architettura del sonno, mentre il trattamento con clonazepam alterava gravemente l’architettura del sonno. [32]

Studi preliminari hanno anche suggerito che Shirodhara può migliorare alcuni parametri cognitivi. [33, 34] Negli studi sopra menzionati non sono stati riportati effetti collaterali dovuti alla procedura di Shirodhara.

Sulla base di questa selezione di evidenze, e di molte altre disponibili, si può postulare che sia Yoga che Shirodhara posseggano un potenziale nell’aiutare a ridurre i sintomi dell’ansia, migliorare la qualità del sonno e alcune prestazioni cognitive in soggetti affetti da disturbi d’ansia (AD).

Questo studio si è posto l’obiettivo specifico di valutare, in un modello pilota randomizzato, la fattibilità e l’efficacia della combinazione di Shirodhara con lo stile di vita basato sullo Yoga in pazienti affetti da AD.

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11. Ramsawh HJ, Stein MB, Belik SL, Jacobi F, Sareen J. Relationship of anxiety disorders, sleep quality, and functional impairment in a community sample. J Psychiatr Res 2009;43:926-33.
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13. Varambally S, Gangadhar BN. Yoga: A spiritual practice with therapeutic value in psychiatry. Asian J Psychiatr 2012;5:186-9.
14. Kabat-Zinn J, Massion AO, Kristeller J, Peterson LG, Fletcher KE, Pbert L, et al. Effectiveness of a meditation-based stress reduction program in the treatment of anxiety disorders. Am J Psychiatry 1992;149:936-43.
15. Vahia VN, Shetty HK, Motiwala S, Thakkar G, Fernandes L, Sharma JC, et al. Efficacy of meditation in generalized anxiety disorder. Indian J Psychiatry 1993;35:87-91.
16. Cramer H, Lauche R, Anheyer D, Pilkington K, de Manincor M, Dobos G, et al. Yoga for anxiety: A systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Depress Anxiety 2018;35:830-43.
17. Ley R. The modification of breathing behavior. Pavlovian and operant control in emotion and cognition. Behav Modif 1999;23:441-79.
18. Philippot P, Chapelle G, Blairy S. Respiratory feedback in the generation of emotion. Cognition & Emotion 2002;16:605-27.
19. Katzman MA, Vermani M, Gerbarg PL, Brown RP, Iorio C, Davis M, et al. A multicomponent yoga-based, breath intervention program as an adjunctive treatment in patients suffering from generalized anxiety disorder with or without comorbidities. Int J Yoga 2012;5:57-65.
20. Dhansoia V, Bhargav H, Metri K. Immediate effect of mind sound resonance technique on state anxiety and cognitive functions in patients suffering from generalized anxiety disorder: A self-controlled pilot study. Int J Yoga 2015a; 8:70-3.
21. Gothe NP, McAuley E. Yoga and cognition: A meta-analysis of chronic and acute effects. Psychosom Med 2015;77:784-97.
22. Gothe NP, Keswani RK, McAuley E. Yoga practice improves executive function by attenuating stress levels. Biol Psychol 2016;121:109-16.
23. Mustian KM, Sprod LK, Janelsins M, Peppone LJ, Palesh OG, Chandwani K, et al. Multicenter, randomized controlled trial of yoga for sleep quality among cancer survivors. J Clin Oncol 2013;31:3233-41.
24. Rao RM, Vadiraja HS, Nagaratna R, Gopinath KS, Patil S, Diwakar RB, et al. Effect of yoga on sleep quality and neuroendocrine immune response in metastatic breast cancer patients. Indian J Palliat Care 2017;23:253-60.
25. Babu G, Bhuyan GC, Prasad GP, Anitha S. Role of achara rasayana in chittodvega. Anc Sci Life 2007;26:33-6.
26. Shastri K, Caturvedi G, editors. Nidana sthana. In: Caraka Samhita: Vidyodini Hindi Commentary. Shloka No. 4. 16th ed., Ch. 7. Varanasi: Chaukhambha Bharati Academy; 1989.
27. Srikanta Murthy KR. Sushrutha Samhitha with English Translation, Uttar Tantra. Vol. 2., Ch. 26. Varanasi: Chaukhambha Orientalia; 2014. p. 132.
28. Uebaba K, Xu FH, Ogawa H, Tatsuse T, Wang BH, Hisajima T, et al. Psychoneuroimmunologic effects of ayurvedic oil-dripping treatment. J Altern Complement Med 2008;14:1189-98.
29. Dhuri KD, Bodhe PV, Vaidya AB. Shirodhara: A psycho-physiological profile in healthy volunteers. J Ayurveda Integr Med 2013;4:40-4.
30. Kundu C, Shukla VD, Santwani MA, Bhatt NN. The role of psychic factors in pathogenesis of essential hypertension and its management by shirodhara and sarpagandha vati. Ayu 2010;31:436-41.
31. Santwani K, Shukla VD, Santwani MA, Thaker G. An assessment of manasika bhavas in menopausal syndrome and its management. Ayu 2010;31:311-8.
32. Tubaki BR, Verma A, Sasidharan A, Sulekha S, Sathyaprabha TN, Sudhakar D, et al. Manasamitra Vataka and Shirodhara treatments preserve slow wave sleep and promote sleep continuity in patients with generalized anxiety disorder and co-morbid generalized social phobia. Current Science 2016;111:283-92.
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34. Yadav D, Behera B, Kumar A. Effects of certain adravyabhuta chikitsa in restoring cognition in children. Int J Pharm Biol Sci 2013;3:437-43.

I 30 partecipanti alla studio (maschi = 14; femmine = 16) sono stati reclutati tra i pazienti ricoverati nell’unità psichiatrica di un centro di assistenza sanitaria olistica a Bangalore, in India; i partecipanti (nella fascia età di 29,66 ± 6,63 anni) mostravano diagnosi positiva di disturbi d’ansia (GAD, n = 18; SP, n = 8; e panico AD, n = 4); la diagnosi è stata condotta da uno psichiatra attraverso un’ intervista neuropsichiatrica internazionale (M. I. N. I. inglese versione 5.0) e seguendo i criteri del DSM-5 (Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali).

I pazienti sono stati quindi divisi secondo uno schema casuale in due gruppi in cui in uno (YT) i pazienti seguivano solo un programma integrato di stile di vita basato sullo yoga (YT) mentre nell’altro (YA) i pazienti seguivano un programma di trattamento basato sullo stile di vita Yoga al quale è stata associata una procedura di Shirodhara. Al basale, in entrambi i gruppi, i dettagli demografici erano comparabili senza differenze significative.

Allo studio sono stati ammessi pazienti di entrambi i sessi di età compresa tra 18 e 50 anni, pazienti con diagnosi di uno dei seguenti disturbi secondo la suddivisione del DSM-5 con punteggi HAM-A (Hamilton Anxiety Scale) ≥18; GAD (disturbo d’ansia generalizzata), SP (fobia sociale), PAD (panico), PTSD (disturbo da stress post traumatico); pazienti in trattamento farmacologico stabilizzante nell’ultimo mese (tranne l’uso di benzodiazepina durante episodici acuti esacerbazioni; i farmaci non dovrebbero essere cambiati tra le categorie farmacologiche); pazienti con comorbilità comuni come depressione, diabete, ipertensione, irritabilità sindromi intestinali, disturbo da reflusso gastroesofageo, obesità ecc..

Dallo studio sono stati esclusi: pazienti con disturbo ossessivo-compulsivo o disturbi d’ansia indotti da sostanze / farmaci a causa di altre condizioni mediche; pazienti sottoposti a programmi strutturati di psicoterapia come la terapia comportamentale cognitiva e la terapia comportamentale emotiva razionale; soggetti con una storia di abuso di sostanze e / o dipendenza; pazienti che assumevano farmaci antipsicotici; pazienti con mania, schizofrenia o altre comorbidità o demenze psicotiche; pazienti con tendenze suicide o omicide; pazienti con malattia cerebrale organica; pazienti con condizioni mediche che ostacolavano la pratica dello Yoga come tumori maligni, artrite, lombalgia, obesità grave, malattie cardiache e ictus; pazienti in cui Shirodhara era controindicato, come durante le mestruazioni o il terzo trimestre di gravidanza; pazienti con febbre, brividi, infezioni del tratto respiratorio superiore; pazienti con dolore al collo, abrasioni o tagli alla testa e condizioni acute come nausea, vomito, grave debolezza ed esaurimento.

Gli effetti dei trattamenti sono state valutati da uno psicologo addestrato (che era cieco rispetto al gruppo di appartenenza dei soggetti) al basale e dopo 2 settimane di intervento.

Al basale e dopo due settimane di trattamento nei soggetti sono state eseguite le seguenti valutazioni: valutazione del punteggio della scala HAM-A dello stato d’ansia (scala di Hamilton); valutazione del punteggio della STAI-x (State-Trait Anxiety Inventory): essa permette di rilevare l’ansia di tratto, ovvero quelle caratteristiche individuali, relativamente stabili, per quanto riguarda la predisposizione all’ansia. In sostanza, l’ansia di tratto indica quella “tendenza a percepire quelle situazioni, obiettivamente non pericolose, come minacciose, rispondendo ad esse con un’ansia sproporzionata rispetto alla gravità del pericolo” (Spielberger, 1970); valutazione del punteggio della scala BPRS (Brief Psychiatric Rating Scale) che è uno strumento metodologico frequentemente utilizzato per valutare sintomi come depressione, ansia, allucinazioni e comportamenti insoliti [37]; valutazione del punteggio del test di Stroop (il test del colore e delle parole di Stroop è un test valido e affidabile che valuta l’elaborazione cognitiva di una persona, le funzioni esecutive, la resistenza ai disturbi da stimoli esterni, creatività e psicopatologia [38]; valutazione del punteggio del test DLST (Digit-Letter Substitution Task) che è un test valido e affidabile per le prestazioni psicomotorie [38, 39, 40]; questionario sulla valutazione del sonno che è uno strumento breve comunemente usato per valutare la qualità del sonno [41].

Nel primo gruppo di trattamento (YT) i pazienti sono stati trattati solo con un programma integrato basato sullo stile di vita dello Yoga (meditazione sul suono AUM, modulo di 60 min. di esercizio Yoga appositamente finalizzato e progettato per il rilassamento e comprende pratiche di respirazione, Suryanamaskāra, Āsana e Prāṇāyāma e specifiche tecniche di rilassamento [42]; questo modulo di pratica Yoga viene utilizzato come componente aggiuntivo dal National Institute of Mental Health and Neurosciences (Bangalore, India) per la gestione clinica dei pazienti che soffrono di disturbi d’ansia. Il programma includeva anche una dieta sattvica sana basata sullo Yoga [43] e lezioni sulla promozione di uno stile di vita sano e sulla gestione dello stress attraverso lo Yoga. [44, 45]; i soggetti hanno seguito questo programma per le 2 settimane di durata di questo studio.

Nel secondo gruppo di trattamento (YA) i pazienti sono stati trattati con lo stessa programma Yoga giornaliero al quale è stato aggiunta la procedura Shirodhara al mattino, per 40 minuti, ogni giorno per 7 giorni; l’intervento è iniziato dal 3° giorno di ammissione ed è continuato fino al 10° giorno. La procedura di Shirodhara si componeva di tre fasi: Purvakarma (procedura di pre-trattamento) che comprendeva shiroabhyanga (il massaggio alla testa con olio di semi di sesamo tiepido), Pradhanakarma (procedura principale di Shirodhara) e Paschatkarma (procedura post-trattamento).

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35. Maier W, Buller R, Philipp M, Heuser I. The hamilton anxiety scale: Reliability, validity and sensitivity to change in anxiety and depressive disorders. J Affect Disord 1988;14:61-8.
36. Oei TP, Evans L, Crook GM. Utility and validity of the STAI with anxiety disorder patients. Br J Clin Psychol 1990;29 (Pt 4):429-32.
37. Bell M, Milstein R, Beam-Goulet J, Lysaker P, Cicchetti D. The positive and negative syndrome scale and the brief psychiatric rating scale. Reliability, comparability, and predictive validity. J Nerv Ment Dis 1992;180:723-8.
38. Golden CJ. Stroop Color and Word Test Adult’s Version: A Manual for Clinical and Experimental Uses. U.S.A.: Stoelting Co.; 2003.
39. Lezak MD. Neuropsychological assessment in behavioral toxicology – Developing techniques and interpretative issues. Scand J Work Environ Health 1984;10 Suppl 1:25-9.
40. Natu MV, Agarwal AK. Testing of stimulant effects of coffee on the psychomotor performance: an exercise in clinical pharmacology. Indian J Pharmacol 1997;29:11.
41. Manjunath NK, Telles S. Influence of yoga and ayurveda on self-rated sleep in a geriatric population. Indian J Med Res 2005;121:683-90.
42. Nagarathna R, Nagendra HR. Yoga Practices for Anxiety and Depression (First). Bangalore: Vivekananda Yoga Research Foundation, Swami Vivekananda Yoga Prakashana;2001.
43. Jacobs S. A Life in balance: Sattvic food and the art of living foundation. Religions. 2019;10:2.
44. Ganpat TS, Nagendra HR. Yoga therapy for developing emotional intelligence in mid-life managers. J Midlife Health 2011;2:28-30.
45. Bhargav H, Raghuram N, Rao NH, Tekur P, Koka PS. Potential yoga modules for treatment of hematopoietic inhibition in HIV-1 infection. J Stem Cells 2010;5:129-48.

Al termine dello studio 12 soggetti del gruppo YT e 13 del gruppo YA hanno completato i programmi di trattamento; 5 soggetti hanno abbandonato lo studio per dimissione anticipata dal centro di assistenza (per motivi personali), per insorgenza di infezioni del tratto respiratorio, per indisponibilità a sottoporsi alle valutazioni finali.

Nessun soggetto ha riportato effetti collaterali dovuti allo Yoga o all’intervento ayurvedico in entrambi i gruppi.

Come primo risultato lo studio suggerisce la compatibilità dell’associazione della pratica di Shirodhara con un programma di trattamento basato sullo stile di vita dello Yoga.

Dal confronto dei risultati delle singole valutazioni in entrambi i gruppi sono risultati miglioramenti significativi dei sintomi clinici (HAM-A, STAI-X1 e BPRS),delle prestazioni di Stroop, dei punteggi DLST e di vari parametri del sonno. Per quanto relativo al test di Stroop sono state osservate specifiche prestazioni (Stroop Word Task) significativamente migliori nel gruppo che aveva ricevuto anche Shirodhara (YA) inoltre sempre nello stesso gruppo (YA) è stata osservata una tendenza migliore nei punteggi della qualità del sonno rispetto a quanto osservato nel gruppo che era stato trattato solo con la procedura di Yoga; è stato infatti osservato che nel gruppo che aveva ricevuto Shirodhara (YA) i soggetti mostravano una riduzione migliorativa del 10% nella latenza del sonno, un miglioramento dell’11% nelle ore di sonno più una riduzione migliorativa dell’11% dei disturbi del sonno e una riduzione migliorativa del 40% dell’ incidenza della sonnolenza durante il giorno.

Questo studio rappresenta un primo tentativo di valutare l’effetto aggiuntivo della tecnica di Shirodhara all’intervento yoga integrato su sintomi clinici, funzioni cognitive e qualità del sonno in pazienti affetti da AD. Lo studio dimostra che è possibile combinare yoga e Shirodhara insieme in pazienti affetti da AD. Entrambi i gruppi YT e YA hanno mostrato un significativo livello di miglioramenti clinici inoltre è emerso che l’aggiunta di Shirodhara al programma di stile di vita basati sullo yoga integrato (gruppo YA) ha portato a miglioramenti superiori nelle funzioni esecutive (come dimostrato da punteggi più alti nel test Stroop Word Task) rispetto al gruppo YT così come è emerso che l’aggiunta di Shirodhara alle pratiche Yoga favorisce miglioramenti nella latenza e durata del sonno, minori disturbi del sonno e minore sonnolenza diurna.

Dallo studio è emerso che la riduzione dei punteggi di valutazione dello stato di ansia risultava elevata e simile in entrambi i gruppi di trattamento (mediamente 39%) indicando che l’aggiunta di Shirodhara non migliorava ulteriormente questo parametro che risultava già elevato per l’intervento di solo Yoga suggerendo tuttavia che l’aggiunta di Shirodhara non determinava interazioni sfavorevoli.

Gli effetti dell’intervento Yoga sui parametri cognitivi e psicomotori (DLST e Stroop Task) sono stati dimostrati in precedenza da altri studi [20]; anche in questo studio sono emersi generali miglioramenti del test di Stroop in entrambi i gruppi tuttavia con specificità significativamente migliori (20%) nel gruppo trattato anche con Shirodhara rappresentando un fattore favorente, in questo tipo di pazienti, nel miglioramento della compromissione cognitiva [47] ma rappresentando anche un vantaggio rispetto agli effetti collaterali dei farmaci antidepressivi. [48]

Lo studio suggerisce che l’aggiunta della tecnica Shirodhara alla terapia yoga può essere utile nel fornire ulteriori benefici sulle prestazioni cognitive, in particolare sulla memoria esecutiva.

Diversi studi hanno dimostrato i benefici dell’intervento Yoga sull’architettura del sonno e sulla qualità dello stato di salute e nelle malattie. [23, 24, 49] cosi come per Shirodhara. [50]

Uno degli obiettivi di questo studio è stato quello di valutare la sinergia dei due interventi sul sonno; dallo studio è emerso che, rispetto al basale, entrambi i trattamenti determinavano un complessivo miglioramento della qualità del sonno e che i punteggi complessivi sulla qualità del sonno, pur se non statisticamente significativi, erano più alti nel gruppo YA con una riduzione del 10% nella latenza del sonno, un miglioramento dell’11% nelle ore di sonno, una riduzione dell’11% nei disturbi del sonno e riduzione del 40% nell’incidenza della sonnolenza diurna; la piccola dimensione del campione di questo studio pilota potrebbe non avere permesso ai risultati di raggiungere significati statistici.

È stato dimostrato che lo yoga riduce lo stress e l’ansia migliorando le funzioni autonome attivando meccanismi neuro-ormonali che sopprimono l’attività simpatica attraverso sottoregolazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. [51] Anche le pratiche basate sulla consapevolezza possono migliorare la flessibilità cognitiva, il che aiuta ulteriormente a controllare l’ansia. [52] Il meccanismo d’azione di Shirodhara non è ancora del tutto chiarito ma i risultati di molti studi indicano chiaramente che immediatamente dopo Shirodhara si rilevano evidenti risposte del sistema nervoso autonomo nei confronti del dominio parasimpatico. [53] E’ inoltre noto che le procedure di Shirodhara portano ad una evidente riduzione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa sistolica e diastolica [30] con un miglioramento della architettura del sonno. [32] Tutti questi fattori indicano che Shirodhara può favorire la “risposta di rilassamento” anche senza meditazione. Dal punto di vista dell’Ayurveda, Shirodhara potrebbe funzionare riducendo l’eretismo di Vata Dosha nella regione della testa, infatti secondo l’Ayurveda Vata Dosha è responsabile del “movimento” dei pensieri nella mente.

Nel sistema ayurvedico per mitigare Vatadosha sono stati impiegati sia l’olio sia Takra (latticello) e gli effetti di queste due tipologie di sostanze inducono un rilassamento della mente pacificando dosha Vata nella regione della testa. L’effetto complessivo dei fitofarmaci e della procedura (flusso lento e movimento oscillatorio del dhara in un ambiente calmo) può contribuire a calmare la mente e migliorare il senso di benessere e la qualità del sonno.

Questo studio, pur nella sua primaria limitazione della piccola dimensione del campione, dimostra, come studio pilota, alcuni punti di forza legati alla sua natura multidisciplinare (scienza yogica, scienza ayurvedica, scienza psichiatrica); un ulteriore elemento di distinzione di questo studio è quello di essere il primo che ha riportato la fattibilità, la sicurezza e il valore sinergico dell’associazione di un intervento Yoga con una procedura Shirodhara in pazienti con disturbi d’ansia; da questo studio è emerso che questo approccio è stato breve e con una buona accettabilità da parte di pazienti; poiché il trattamento è stato somministrato attraverso un protocollo standard, lo studio risulta riproducibile.

Questo studio può aprire la strada a futuri studi di maggiori dimensioni che dovrebbero anche seguire i pazienti dopo il trattamento per stabilire la durata nel tempo degli effetti ottenuti e di valutare anche parametri oggettivi per comprendere il meccanismo d’azione dello yoga e l’intervento combinato di yoga + Shirodhara nei confronti di parametri elettrofisiologici, neurologici o biochimici o le variazioni autonome pur evidenti come variabilità della frequenza cardiaca o la resistenza galvanica della pelle.

Esami specifici avanzati di neuroimaging o l’elettroencefalografia o la spettroscopia funzionale insieme alla valutazione di biomarcatori come la serotonina sierica, l’ossitocina e i livelli di endorfine aiuteranno a comprendere il meccanismo d’azione di Yoga e dell’Ayurveda anche in altri disturbi neuropsichiatrici in cui emergono l’ agitazione psicomotoria, la disfunzione cognitiva ed i disturbi del sonno (ad es. demenze precoci o depressione o disturbi bipolari).

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46.Vikhnan S, Udupa K, Varambally S, Deverakonda S, Sathyaprabha TN. A comparative study to assess the modulation of stress by shirodhara in healthy individuals by psychometric and heart rate variability measures. Appl Med Res 2018;6:22-30.
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Conclusione

Questo studio pilota ha rivelato che l’aggiunta di Shirodhara al programma di yoga integrato è possibile in pazienti con AD. L’aggiunta di Shirodhara allo yoga può aiutare a migliorare la memoria esecutiva e la qualità del sonno.

A cura della direzione scientifica di Benefica

International Journal of Yoga

“FEASIBILITY AND PILOT EFFICACY TESTING OF INTEGRATED YOGA AND SHIRODHARA (AYURVEDIC OIL-DRIPPING) INTERVENTION ON CLINICAL SYMPTOMS, COGNITIVE FUNCTIONS AND SLEEP QUALITY OF ADULTS WITH ANXIETY DISORDER.” 

Deepa Hegde (1), Praerna H Bhargav (2), Hemant Bhargav (2), Harish Babu (3), KA Varsha (4), Nagarathna Raghuram (4). 

Author information:

1 Division of Yoga and Life Sciences, School of Yoga and Life Sciences, S-VYASA Yoga University, Bengaluru, Karnataka, India
2 Department of Psychiatry, NIMHANS Integrated Centre of Yoga, National Institute of Mental Health and Neurosciences, Bengaluru, Karnataka, India
3 Department of Kayachikitsa, Sushrutha Ayurvedic Medical College and Hospital, Bengaluru, Karnataka, India
4 Arogyadhama Health Center, S-VYASA Yoga University, Bengaluru, Karnataka, India

Correspondence Address:

Praerna H Bhargav
Department of Psychiatry, NIMHANS Integrated Centre of Yoga, National Institute of Mental Health and Neurosciences, Bengaluru – 560 029, Karnataka
India

 

ABSTRACT

Background: Beneficial effects of yoga therapy in anxiety disorders (ADs) are known. Traditional texts describe usefulness of Ayurvedic oil-dripping, Shirodhara technique, in relieving anxiety. Thus, present study was planned to assess the feasibility and synergistic value of Shirodhara as an add-on to yoga therapy in adults with AD.

Materials and Methods: Thirty adults (males = 14, females = 16) admitted in a residential holistic health care center with an age range of 29.66 ± 6.63 years and diagnosis of one of the ADs (generalized AD, n = 18; social phobia, n = 8; and panic AD, n = 4) as per mini-international neuropsychiatric interview (M. I. N. I. English version 5.0) by a psychiatrist were randomly divided into two groups: (1) integrated yoga-based lifestyle program (YT; n = 15) and (2) YT + Ayurveda (YA; n = 15). Both groups continued to receive conventional treatment and were on stable medications throughout the study period except in cases of emergency. Assessments were done by an independent assessor at baseline and after 2 weeks of intervention for clinical symptoms (HAM-A, State and Trait Anxiety Inventory, and Brief Psychiatric Rating Scale), sleep quality (sleep rating questionnaire), and cognition (Stroop test and digit letter substitution test) using standard validated tools. Parametric tests were applied using SPSS 10.0 to analyze the data.

Results: Twelve subjects in yoga group and thirteen subjects in YA group completed the
trial. No side effects were reported in any of the groups. Within-group comparisons showed a significant improvement in clinical symptoms, cognition and sleep quality in both the groups.
Between-group comparisons showed significantly better scores in Stroop word task for YA group as compared to YT group. Furthermore, there was a trend toward better improvement in sleep quality for YA group.

Conclusion: Adding of Shirodhara technique to YT was feasible and may be useful in improving executive memory and sleep quality in adults with ADs.

ISSN: 0973-6131 

 

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