Newsletter Ayurveda nr. 72 – Novembre 2023

Newsletter n° «72»

Novembre 2023

FOCUS TAILAM: Murivenna, panoramica di evidenze

 

Mahesh, S.

A COMPREHENSIVE REVIEW OF MURIVENNA, AN AYURVEDA FORMULATION.

Eur. Chem. Bull. 2023,12(5), 5527-5534

 

La newsletter

Murivenna Taila è uno degli oli medicati più apprezzati in Ayurveda; la sua popolarità è dovuta a più fattori tra i quali sicuramente la sua versatilità e rapidità d’azione; il suo ruolo medicamentoso è sostanzialmente ritenuto molto utile per gestire situazioni anche d’emergenza con finalità antidolorifiche, antinfiammatorie, dermotrofiche e antisettiche; il suo uso è diventato popolare anche nel mondo sportivo come rimedio naturale per i traumi tipici degli sport da combattimento poiché favorisce una più pronta remissione dei sintomi e il recupero funzionale.

Questa newsletter segnala e prende spunto da una recente pubblicazione (2023) di un articolo scientifico che contribuisce ulteriormente alla comprensione dell’azione medicamentosa di Murivenna Taila; la newsletter, che riporta per Murivenna le relative indicazioni d’uso riportate nella letteratura scientifica disponibile, offre inoltre una panoramica di recenti casi clinici, come evidenze, a supporto dell’utilità d’impiego di Murivenna taila nella gestione complementare prevalentemente di disturbi osteoarticolari e muscolo scheletrici.  

 

Profilo breve di Murivenna

Murivenna taila è uno, tra gli oli medicati della tradizione medica ayurvedica, tra i più esclusivi e quasi unico; in India, ma ora anche in occidente tra gli operatori ayurvedici, esso gode di una diffusa popolarità e attualità poiché il suo impiego infatti risulta pratico e rapidamente risolutivo nella cura e nel recupero funzionale in frequenti condizioni traumatiche come contusioni, ferite fresche e fratture; risulta inoltre molto apprezzato come antisettico nel trattamento di ferite e, come dermotrofico, nel recupero dell’integrità tissutale nella guarigione delle ferite e, ad esempio, nella gestione delle ustioni; è quotidianamente utilizzato tra i medici ayurvedici in Kerala proprio per la versatilità e la rapidità d’azione [17]. Nella lingua Malayalam il nome Murivenna risulta composto dalle parole: murivu = lesione (ferita) ed enna = olio. La formulazione di Murivenna Taila ha origini antiche rintracciabili per la prima volta in Agastyamarma Sastra [17], un libro di testo di medicina Siddha, e quindi in Sahasrayogam e Ashtanga Hridaya [11], mentre nessun riferimento si trova in Brihattrayi e Laghutrayis [17]. La formula attualmente disponibile nel Formulario Ayurveda dell’India è una forma modificata della formulazione originale. Fu in particolare infatti che, in Kerala, negli anni ’60, eminenti accademici e medici ayurvedici, aggiornarono la formula originaria di Murivenna secondo più moderni standard farmaceutici dell’Ayurveda dando origine alle moderne formulazioni disponibili di Murivenna; esse possono differire a seconda del luogo di produzione e dalla tradizione formulativa dei produttori stessi. La formulazione oggi universalmente accettata è la seguente: Cocos Nucifera Oil, Pongamia Pinnata Seed Extract, Aloe Barbadensis Leaf Extract, Moringa Oleifera Leaf Extract; Allium Cepa Bulb Extract; Asparagus Racemosus Root Extract, Erythrina variegata leaf extract, Piper betle leaf extract, Spermacoce hispida extract. La referenza Murivenna è attualmente presente nella Farmacopea del Government Ayurveda College, Trivandrum, Kerala; Murivenna viene attualmente formulato con selezionati ingredienti erbali, insieme olio di cocco, secondo quanto prescritto nell’Ayurveda Formulary of India (AFI). Murivenna è attualmente incluso nella Lista dei Farmaci Essenziali dell’Ayurveda secondo il Ministry of Ayush, Government of India [17].

Composizione: la preparazione di Murivenna avviene ancora, di fatto, seguendo le linee guida fondamentali di Taila paka vidhi di Sharangadhara Samhita e cioè utilizzando Shatavari (root) come Kalka Dravya; Pongamia pinnata (seed), Aloe barbadensis (leaf), Moringa oleifera (leaf), Allium cepa (bulb), Erythrina variegata (leaf) , Piper betle (leaf extract) , Spermacoce hispida come Drava Dravya e Cocos nucifera (oil) come Sneha Dravya [17]. Un componente particolare usato nella preparazione e cottura di questo taila è inoltre  il Tandulodaka ovvero l’acqua in cui è stato lavato il riso per 4 volte e poi messo a bagno per 9 ore. A quest’acqua vengono tradizionalmente attribuite particolari proprietà lenitive, ammorbidenti e di contrasto alle infiammazioni [11].

Studi farmaceutici: come concluso anche dallo studio condotto da Dhanya et al. (2019) sulla preparazione farmaceutica di Murivenna, si è riscontrato che il prodotto finale ha una colorazione verdastra con odore gradevole caratteristico di aglio. Il prodotto finale viene raccolto da khara paka (la quarta fase di sneha paka, che viene dopo la fase di Madhyama paka; in questa fase la pasta diventa dura, ruvida a causa dell’eccesso di riscaldamento. L’olio raccolto in questa fase è destinato all’applicazione esterna con una perdita del 2%. [4]. In un caso clinico, la ionoforesi condotta con una forma modificata di kwata (preparato con ingredienti di Murivenna) si è dimostrata efficace nella fascite plantare [9]. Murivenna può essere convertito in altre forme farmaceutiche come unguento, gel e antinfiammatori transdermici e cerotti analgesici, in dosaggi adatti al paziente [17].

Studi analitici: Secondo lo studio condotto da Hepsibah et al. (1993), Murivenna è verde di colore, odore gradevole, viscoso e limpido. Il prodotto finale possiede una gravità specifica di 0,92 a temperatura ambiente, valore di acidità di 2,17 mg/g, valore di saponificazione di 293,8 mg/g, valore d’iodio 10,58 mg/100 mg; l’analisi di riconoscimento TLC evidenzia la presenza significativa di sei differenti sostanze [10].

Uso: Fin dai tempi più antichi questo olio Ayurvedico è stato utilizzato essenzialmente per il bilanciamento di Vata e delle sue manifestazioni di squilibrio che possono dare luogo a indebolimento e lesioni di varia natura. I numerosi studi scientifici e in ambito dell’uso tradizionale ne sostengono molto l’uso sia negli ambiti ayurvedici più classici e tradizionali che nei più moderni ambienti sportivi. L’uso esterno e interno degli oli medicati è indicato nelle Samhita (Charaka, Sushruta, Shargandhara, etc.). Murivenna è utilizzato principalmente nelle malattie Salya tantra pradhana. In particolare è indicato per Abhighatajanya shopha (infiammazione dovuta a lesioni acute), Vrana (ferita/ulcera), Sopha in Sandhi (infiammazione articolare), Asthi bhagna (frattura) e Sandhi chyuti (lussazione). Può essere utilizzato in varie procedure di trattamento come Abhyanga (Anga), Bandhana (bendaggio), Basti (Kati, Janu, Griva), ecc., Dhara (Anga), Pichu (impacchi localizzati sulle articolazioni), ecc. [17]. Murivenna trova pertanto il suo uso più comune in disturbi come fratture, lussazione, distorsioni, osteoartrite, fascite plantare [17]. Murivenna è utile nel ridurre le infiammazioni e favorendo la microcircolazione grazie alle proprietà degli ingredienti [19]. Nella medicina ayurvedica si descrive anche, in modo non convenzionale, l’uso di Murivenna per l’oleazione interna attraverso Snehapana e somministrato anche sotto forma di Basti, come medicamento per via rettale, in caso di emorroidi infiammate; ugualmente se ne descrive l’uso per applicazione diretta su ferite aperte e ustioni di primo grado [17]. Murivenna è attualmente apprezzato e utilizzato nella medicina dello sport considerando il suo effetto rapido sulle lesioni acute per alleviare il dolore e il gonfiore; Murivenna inoltre promuove il recupero funzionale; l’utilità medicamentosa di Murivenna in ambito sportivo è nota grazie anche al suo uso, come rimedio per i comuni traumi, tra coloro che praticano la famosa arte marziale indiana Kalarippayattu [11]. Murivenna Taila trova inoltre, secondo i suoi razionali d’azione, viene anche suggerito come coadiuvante in ambito preventivo di disturbi ostearticolari; questa azione sarebbe dovuta alla presenza di specifici  fitocomplessi, veicolati nell’organismo dal vettore oleoso (olio di Cocco), ai quali vengono attribuite qualità in grado di donare forza ed elasticità e che, in concorso con l’azione dinamizzante del massaggio, possono agire favorevolmente sul fisiologico equilibrio di muscoli, tendini e legamenti riducendo quindi la possibilità d’incorrere in lesioni, stiramenti e traumi di vario genere [11].

Studi farmacologici: uno studio di Nair et al, (2020), ha dimostrato l’azione antinfiammatoria di Murivenna utilizzando il modello di edema della zampa indotto da carragenina e il metodo del granuloma con pellet di cotone; lo studio ha concluso che Murivenna ha mostrato un effetto antinfiammatorio significativo (P<0,05) nell’infiammazione in fase acuta nei ratti albini Wistar [19]. Sareena et al, (2014), hanno riscontrato una significativa attività di Murivenna anti-MRSA (Staphylococcus aureus resistente alla meticillina). Le infezioni da MRSA sono molto pericolose in quanto portano ad amputazione e morte nei casi di ulcera del piede diabetico. Murivenna ha mostrato alcuni risultati promettenti contro questi batteri resistenti ai farmaci [25]. U.S.Jijit et al., (2021), hanno dimostrato che un unguento a base di Murivenna ha mostrato un significativo effetto antinfiammatorio quando confrontato con un farmaco standard [13]. Analizzando le proprietà dei singoli ingredienti di Murivenna basandosi sugli studi pubblicati, si possono comprovare le affermazioni dei Vaidhya tradizionali riguardo all’uso di Murivenna nelle varie condizioni cliniche summenzionate. L’olio di cocco che, in Murivenna è Sneha Dravya, è costituito da numerosi FFA come l’acido caprico (7%), l’acido oleico (6%), l’acido linoleico (2%), l’acido laurico (49%), l’acido miristico (18%), l’acido palmitico (8%), l’acido caprilico (8%) e l’acido stearico (2%). L’olio di Cocco, in uno studio sulle ferite su animali, condotto da Nevin K G et al., (2010), ha dimostrato azione di neo-vascolarizzazione, proliferazione dei fibroblasti, sintesi del collagene solubile in pepsina e turnover del collagene [20] [29]. L’aloe vera è ricca di minerali, aminoacidi, vari enzimi e vitamine (A, B, C, E). Pongamia pinnata, in uno studio sperimentale, ha dimostrato significative proprietà antimicrobiche e favorenti la guarigione delle ferite [5]. Pongamia pinnata dimostra infatti di favorire una maggiore resistenza alla rottura e la guarigione delle ferite grazie al suo potenziale angiogenico e mitogeno. Pongamia pinnata dimostra inoltre di regolare positivamente il TNF-α e l’IL-6 aumentando la concentrazione sierica di IL-10 [6][3][1]. In vitro la frazione di acetato di etile delle foglie di Moringa ha dimostrato di promuovere la guarigione delle ferite (tasso di chiusura delle ferite) mediante proliferazione e migrazione delle cellule fibroblastiche dermiche umane [8] [23]. Uno studio condotto da Plangsombat N et al., (2016), ha dimostrato che i liposomi di Asparagus racemosus (Shatavari), quando utilizzati come applicazione transdermica e topica, hanno un potente effetto antinfiammatorio sulla linea cellulare di leucemia monocitica THP-1 [22] [21]. Uno studio di Manosroi et al., (2011), ha spiegato ulteriormente l’azione antiossidante di Murivenna sulla pelle. L’estratto di foglie di Piper betel ha mostrato una significativa capacità di favorire la guarigione delle ferite in ratti resi diabetici Ciò potrebbe essere dovuto alla proprietà di ridurre i marcatori di stress ossidativo come i livelli di malondialdeide (MDA) e 11β HSD-1 e di aumentare i livelli di superossido dismutasi (SOD) [17]. Uno studio sperimentale ha dimostrato che il gel di estratto di Allium cepa  ha un effetto significativo nel migliorare l’aspetto delle cicatrici riducendo l’arrossamento e favorendo morbidezza e consistenza sul sito di escissione [17]. Gli studi antinfiammatori su linee linea cellulari degli estratti etanolici della corteccia di E. variegata hanno mostrato effetti nell’infiammazione acuta e cronica mediante effetto inibitorio rispettivamente del rilascio di PGE2 e TNF-α e proprietà antimicrobiche [17]. Per la preparazione di Murivenna viene inoltre utilizzato anche Tandulodaka (l’acqua di lavatura e mollitura del riso); questa soluzione dimostra di potenziare la capacità d’idratazione di gel e creme liposomiali (niosomi) e di arricchirli di bioattivi naturali (amminoacidi essenziali, minerali, vitamine (tra cui la vitamina E), polifenoli, gamma-orizanolo, carotenoidi, ecc.), contenuti nella crusca del riso; la pitera (una sostanza prodotta dalla fermentazione del riso), in particolare, è nota per la sua capacità di promuovere la rigenerazione cellulare  [18]. La proprietà curativa delle ferite della crusca di riso è dovuta principalmente a presenza di peptidi cationici come RBP-LRR, RBP-EKL e RBP-SSF [28].

 

Panoramica di evidenze

Di seguito viene riportata una panoramica di una serie di esperienze cliniche sull’uso di Murivenna in diverse condizioni di malattia.

 

Koriya, H et al. MANAGEMENT OF POST FRACTURE STIFFNESS BY MURIVENNA TAILA PARISHEKA WITH REHABILITATION EXERCISE – A CASE REPORT. International Journal of AYUSH Case Reports, 2020; 6(3), 285-288.

La maggior parte delle fratture e delle lussazioni, per una corretta guarigione, richiedono un periodo d’immobilizzazione, con gesso, che provoca rigidità articolare e debolezza muscolare. La medicina occidentale applica la fisioterapia per trattare la rigidità post-frattura. In Ayurveda, Acharya Sushruta ha dedicato un capitolo apposito e separato alla frattura (come trattamento Bhagna Chikitsa), facendo un distinguo tra la frattura in una persona giovane che guarisce in tempo più breve rispetto a una persona anziana. In questo caso clinico una donna di 25 anni, a causa di un incidente stradale, ha riportato la frattura dell’estremità distale del radio sinistro, gestita con riduzione chiusa e fissazione percutanea con filo di Kirschner e gesso di Parigi (POP); un gesso, per l’immobilizzazione, è stato applicato sotto il gomito per 35 giorni. L’immobilizzazione è stata rimossa dopo 35 giorni, ma il paziente soffriva di grave e dolorosa limitazione dei movimenti con rigidità e infiammazione ancora persistenti nel sito articolare. Per questo motivo è stata decisa la gestione con Parisheka con Murivenna Taila tiepido insieme alla riabilitazione del polso, 1 volta al giorno per 30 giorni; al termine del trattamento la paziente ha riferito un evidente sollievo dal dolore e un evidente miglioramento del movimento del polso. Il completo sollievo dal dolore, l’eliminazione del gonfiore e la riacquisizione della gamma completa di movimenti, senza dolori, sono stati ottenuti al completamento di quattro settimane di trattamento e la paziente è tornata alle sue attività di routine già dalla quarta settimana in poi. Questo singolo caso contribuisce a dimostrare che la rigidità post-frattura può essere gestita con successo con Murivenna Taila Parisheka e che consente un rapido ritorno alla vita di routine [16].

 

Sreerag, M. V. and Dhule, M. (2021). EFFECT OF MURIVENNA OINTMENT IN THE MANAGEMENT OF PARIKARTHIKA (ACUTE FISSURE IN ANO) – A PILOT STUDY. Journal of Pharmaceutical Research International, 33(39A), pp. 156-161. doi: 10.9734/jpri/2021/v33i39A32154.

Parikarthika (fissurazione anale) è una delle condizioni più dolorose che si verificano nella regione ano – rettale. A causa delle abitudini alimentari irregolari e degli stili di vita moderni dei popoli dell’era attuale vi è una maggiore incidenza della ragade nell’ano. Lo scopo di questo studio pilota era quello di valutare l’efficacia dell’unguento Murivenna nella gestione di Parikarthika. Questo studio è stato condotto su 22 pazienti con diagnosi di ragade acuta nell’ano. A tutti i 22 pazienti è stato applicato un unguento a base di Murivenna localmente nel letto della fissura (Parikartika). A tutti i pazienti è stato consigliato di eseguire l’applicazione due volte al giorno, dopo il semicupio, per 4 settimane o fino alla guarigione del letto della fessura. In tutti i pazienti affetti da stitichezza, al trattamento, è stato associato anche, come farmaco adiuvante, Triphala con acqua tiepida, per via orale, prima di coricarsi, ogni giorno. In questo studio è stato osservato che in tutti i pazienti vi è stato un sollievo significativo da sintomi come il dolore nell’ano e sanguinamento rettale, dopo 30 giorni di trattamento. La tonicità dello sfintere anale è diventata normale in 21 pazienti (95,45%) dopo 30 giorni di trattamento. L’ulcera all’ano era completamente guarita in 19 pazienti (86,36%) dopo 30 giorni di trattamento. Non si è verificata alcuna recidiva in tutti i pazienti dopo i 30 anni giorni di follow-up. I sintomi come dolore e sanguinamento dal retto dimostravano un efficace migliorato entro 14 giorni dal trattamento in tutti i pazienti. Il trattamento descritto in questo studio viene ritenuto efficace nella gestione della ragade dell’ano in quanto ha alleviato i sintomi cardinali, come il dolore acuto e il bruciore [27].

 

Keerthy P et al. A CLINICAL STUDY TO EVALUATE THE EFFICACY OF MURIVENNA APPLICATION ON EPISIOTOMY WOUND. Journal of Ayurveda and Integrated Medical Sciences, 2020; 5(05), 65-71.

Un’incisione chirurgica sul perineo e sulla parete vaginale posteriore, durante la seconda fase del travaglio è chiamato episiotomia (perineotomia) e si tratta infatti di una lesione perineale di secondo grado. È l’operazione ostetrica più comunemente eseguita per allargare l’ingresso vaginale e favorire un parto più facile e sicuro del feto; inoltre questa procedura contribuisce a ridurre al minimo lo stiramento eccessivo e danni ai muscoli del feto e della fascia perineale riducendo anche lo stress e la tensione sulla testa del feto. La ferita dell’episiotomia è praticata su una zona delicata della donna e provoca forte dolore e disagio e richiede cure e attenzioni mediche adeguate. Questa condizione, se non adeguatamente trattata, può portare a infezioni della ferita puerperale e guarigione ritardata; come conseguenza possono aversi delle interferenze negative nell’interazione madre-bambino, con l’allattamento e prolungare la degenza ospedaliera. La cura della ferita provocata da episiotomia deve essere iniziata immediatamente dopo la sutura della ferita per ridurre il dolore e infiammazione. In chiave ayurvedica la ferita chirurgica dell’episiotomia può essere considerata Sadyo Vrana e l’Ayurveda dispone di diverse modalità di trattamento per Vrana Chikitsa. I farmaci Shodhana e con qualità Ropana sono essenziali per la guarigione. In questo studio di ricerca sono stati arruolati un totale di 30 pazienti in due gruppi, il gruppo A (di controllo) nel quale è stato applicato Jatyadi Taila sulla ferita da episiotomia dopo Ushna Jala Parisheka e il Gruppo B (trattamento) in cui è stato applicato Murivenna dopo Ushna Jala Parisheka. Dallo studio sono emersi risultati incoraggianti nel gruppo di trattamento con Murivenna; dallo studio è emerso che Murivenna possiede migliori proprietà antidolorifiche e di riduzione della fragilità tissutale [15].

 

Jyothi et al. CLINICAL EFFICACY OF MURIVENNA TAIL KATIBASTI IN KATISHOOL W.S.R. LUMBAR SPONDYLOSIS. WJMPR, 2019;5(11):105-09.

Katishoola è la condizione che colpisce allo stesso modo uomini e donne. La lombalgia è il disturbo più comune una prevalenza dal 65 al 90%. Le posture scorrette di seduta, i viaggi, l’uso della bicicletta e le attività sportive sono tra le cause più frequenti. Il 10% dei casi è dovuto alla spondilosi lombare che in Ayurveda è correlata a Katishool. Essa è descritta come la condizione degenerativa che colpisce i dischi, i corpi vertebrali o le articolazioni associate della colonna lombare. Poiché Kati è l’area più interessata da questa malattia, Katibasti è stata la procedura ayurvedica più indicata. Con la finalità di contribuire con un’ulteriore prova di efficacia di Katibasti in Katishool sono stati trattati 10 pazienti per un periodo di 8 giorni. Murivenna Taila è stato l’olio medicato utilizzato per lo studio. In questa esperienza clinica sono stati osservati risultati altamente significativi e un miglioramento dei sintomi cardinali di Katishool come il miglioramento nella gamma di movimenti e dell’intensità del dolore. Questa procedura si è rivelata un buon intervento clinico nel pacificare Vataja o Vata-kaphaja in Katishool [14].

 

Raiby P. Paul, Prasanth, D, Rajashekar, K. N. CLINICAL STUDY TO EVALUATE THE EFFICACY OF JANU BASTI AND JANU PICHU WITH MURIVENNA IN JANU SANDHIGATA VATA. Anveshana Ayurveda Medical Journal.2015: 1(2): 74-7.

L’artrosi è la forma più comune di artrite caratterizzata principalmente da dolore, gonfiore e limitazione funzionale dell’articolazione. Si presenta comunemente unilateralmente nell’articolazione del ginocchio, che è l’articolazione più importante che sostiene il peso nel corpo. L’artrosi dell’articolazione del ginocchio è il disturbo articolare più comune riscontrato negli anziani. A causa delle somiglianze nei segni e nei sintomi, può essere correttamente correlato a Janu sandhigata vata. Secondo l’Ayurveda, Snehana, Svedana, Dahana e Upanaha sono le principali modalità di trattamento nella gestione del Sandhigata Vata. Questi sono principalmente rivolti a finalità di nutrimento, sostenimento articolare (Bramhana). Sushruta ha menzionato il trattamento per Sandhigatavata con Snehana e Janubasti che sono una delle modalità di trattamento più comunemente adottate nella gestione di Janu sandhigata vata. In questo studio è emerso che Janubasti con Taila dà risultati incoraggianti nell’alleviare i segni e i sintomi di Janusandhivata. In particolare Murivenna è un rimedio comunemente usato in Kerala ed è elencato nella farmacopea dell’Ayurveda del Kerala. È utile in Sandhi Bhagna (traumi delle articolazioni) grazie ai suoi effetti Vedanasthapaka e Shothagna. La maggior parte degli ingredienti di Murivenna posseggono Katu Rasa, Theekshna Guna, Ushna Veerya e Katu Vipaka. Murivenna è considerato un trattamento elettivo, secondo la letteratura ayurvedica che considera Snehana e Swedana le modalità principali di chikista in vata vyadhi. Janu basti, che è una procedura evoluta da Shirobasti, è stata studiata con vari sneha e dimostra una notevole efficacia nella condizione di Janu sandhigata vata (correlata alla malattia dell’osteoartrite). Anche Janu Pichu sostiene lo stesso principio di produzione di effetto Sthanika Snehana e Swedana, perché mantiene localmente l’olio per un periodo di tempo stabilito. In questo studio è stata confrontata l’efficacia di Janu basti e Janu Pichu con Murivenna in Janu sandhigata vata ed è emerso che Janu basti ha mostrato risultati significativi nell’alleviare i sintomi di Janu sandhigata vata [24].

 

Huda A, Princy Prasad M.R. A COMPARATIVE STUDY TO EVALUATE THE EFFICACY OF SPLINTED BANDAGE WITH MURIVENNA AND PLASTER OF PARIS IN THE MANAGEMENT OF COLLES FRACTURE. International Ayurvedic Medical Journal.2018;293):991-97.

La frattura di Colles (polso e radio distale) è una lesione comune nelle cliniche ortopediche. La gestione della frattura di Colles comprende la riduzione chiusa e l’applicazione di gesso di Parigi ma il peso elevato e complicazioni come rigidità articolare, prurito e piaghe da gesso sono lamentele comuni. Le tradizionali tecniche di posizionamento osseo professionali utilizzano bende steccate. Questo studio ha valutato l’efficacia della benda steccata con Murivenna a confronto con l’applicazione del gesso di Parigi nella frattura di Colles. Attravero criteri d’inclusione ed esclusione sono stati reclutati due gruppi di 10 pazienti ciascuno mediante semplice randomizzazione. Nel gruppo I è stata applicata una benda steccata con Murivenna e nel gruppo II il gesso di Parigi. Lo studio ha concluso nel gruppo trattato con le bende steccate con l’aggiunta di Murivenna il sollievo da sintomi come dolore, dolorabilità, gonfiore e anche il miglioramento della gamma di movimento dell’articolazione del polso sono stati migliori rispetto al gruppo trattato con l’applicazione del gesso di Parigi nella frattura di Colles [12].

 

Benny, G. A., Varghese, T., Vijayakumar, S., & Robin, D. T. (2023). EFFECTIVE MANAGEMENT OF COLLES FRACTURE USING MURIVENNA AND ABHA GUGGULU – A CASE REPORT. Journal of Ayurveda and Integrative Medicine, 14(4), 100786.

La frattura di Colles è la frattura più comune incontrata nella pratica ortopedica che richiede tempestività intervento terapeutico e adeguato follow-up per garantire la completa guarigione. Nei testi classici dell’Ayurveda sono stati spiegati vari tipi di fratture, metodi di riduzione e guarigione. Queste tecniche sono dimostrate da evidenze scientifiche e dal loro prolungato uso nel tempo. Questo articolo riferisce del successo della gestione di un caso della frattura di Colles utilizzando l’Ayurveda e tecniche moderne; l’intervento ayurvedico si è basato sull’uso di Murivenna (un olio medicato menzionato nei testi contemporanei dell’Ayurveda) e la somministrazione interna di Abha Guggulu e unitamente è stato utilizzato POP semifuso e benda steccata in alluminio. Una donna di 75 anni di corporatura moderata a cui è stata diagnosticata la frattura Colles è stata trattata con una tecnica di riduzione manipolativa chiusa, seguita da un semi-gesso sotto il gomito (POP) e una stecca di alluminio. Murivenna è stato versato anteriormente al sito fratturato e ad Abha Guggulu è stato somministrato per via orale. Il bendaggio è stato effettuato il 7° e il 21° giorno e rimosse il 35° giorno. Al termine del trattamento le condizioni del paziente sono sensibilmente migliorate notevolmente con una buona escursione dei movimenti del polso; successivamente è stato consigliato d’iniziare la riabilitazione. In questo caso clinico è stato osservato che il trattamento integrato di trattamenti principi ayurvedici con le tecniche moderne di gestione della frattura del polso sono è utile e privo di eventi avversi [2].

 

Sreelekha, R., Gangadharan, K., Meherban, N., Akshaya, A. S., Anusha, U. S., Dinsha, V. P., & Babukuttan, G. (2023). AYURVEDIC MANAGEMENT OF BOTH-BONE FRACTURE OF THE FOREARM-A CASE REPORT. Kerala Journal of Ayurveda, 2(2).

Le fratture ossee dell’avambraccio sono tra le fratture pediatriche più comuni, stimate intorno al 40% di tutte le fratture pediatriche. Questo caso clinico descrive la gestione di questo tipo di frattura in un ragazzo di 14 anni caduto sulla mano tesa mentre giocava a cricket. Il paziente è stato portato in un vicino ospedale e gli è stata diagnosticata una frattura ossea dell’avambraccio sinistro. Il medico ha suggerito una riduzione chirurgica in aperto, ma poiché non erano preparati per l’intervento chirurgico, è stato optato per il trattamento ayurvedico. L’obiettivo del presente caso era correggere la deformità e i disturbi associati, ripristinando in definitiva la normale funzionalità della mano. Nell’Ayurveda questa condizione è considerata Prakoshtasthi Bhagna (Antaha e Bahi). Le modalità di trattamento eseguite sono state la riduzione e la manipolazione mantenendo la trazione seguita da bendaggio con Murivenna utilizzando 4 stecche sui lati dorsale, ventrale, mediale e laterale per 1 mese. Dopo 2 settimane è stata effettuata una semplice fasciatura senza stecche. Al termine del trattamento, (un mese) sono stati osservati il totale sollievo dai sintomi e il ripristino completo del movimento dell’avambraccio [26].

__________________References__________________

  1. Abhijeet Pandey, Jui V. Jagtap, S.A. Polshettiwar, B.S. Kuchekar. Formulation and Evaluation of Antibacterial and Antifungal Activity of Herbal Gel Containing Aloe vera, Azadirachta indica and Lycopersicon esculentum Seed Extract. Research J. Pharm. and Tech. 4(4): April 2011; Page 552-554.
  2. Benny, G. A., Varghese, T., Vijayakumar, S., & Robin, D. T. (2023). Effective management of Colles fracture using Murivenna and Abha Guggulu–A case report. Journal of Ayurveda and Integrative Medicine, 14(4), 100786.
  3. Daphne, T. L., & Prince, V. (2019). A Study to assess the Effectiveness of Aloe Vera Gel Dressing on Wound Status among Patients with Diabetes Mellitus in Government Hospital, Dindigul. International Journal of Advances in Nursing Management.
  4. Dhanya, Aparna, Radhika. Pharmaceutical Preparation Of Murivenna. -A Wonder Drug For Marmachikitsa.World Journal of Pharmaceutical Research.2019; 8(12):1557-60
  5. Dwivedi, D., Dwivedi, M., Malviya, S., & Singh, V. (2016). Evaluation of wound healing, anti-microbial and antioxidant potential of Pongamia pinnata in wistar rats. Journal of traditional and complementary medicine, 7(1),79-85. https://doi.org/10.1016/j.jtcme.2015.12.002
  6. Farha Fatma, Anil Kumar. A systematic Review of Aloe vera and its Properties. Asian Journal of Pharmaceutical Research. 2021; 11(4):257-9. doi: 10.52711/2231-5691.2021.00045
  7. Ghazali, N. A., Elmy, A., Yuen, L. C., Sani, N. Z., Das, S., Suhaimi, F., Yusof, R., Yusoff, N. H., & Thent, Z. C. (2016). Piper betel leaves induces wound healing activity via proliferation of fibroblasts and reducing 11β hydroxysteriod dehydrogenase-1 expression in diabetic rat. Journal of Ayurveda and integrative medicine, 7(4), 198–208
  8. Gothai S, Arulselvan P, Tan WS, Fakurazi S. Wound healing properties of ethyl acetate fraction of Moringa oleifera in normal human dermal fibroblasts. J Intercult Ethnopharmacol. 2016 Feb 8;5(1):1-6. doi: 10.5455/jice.20160201055629. PMID: 27069722
  9. Gupta AK, Mahanta V, Sherkhane R, Gupta SK. Iontophoresis with Murivenna kwatha as an adjunctive therapy in the management of Vata kantaka (Plantar fasciitis): A case report. J Ayurveda Case Rep 2020; 3:148-52
  10. Hepsibah PT, Rosamma MP, Prasad NB, Kumar PS. Standardisation of murivenna and hemajeevanti taila. Anc Sci Life. 1993 Jan;12(3-4):428-34. PMID: 22556623
  11. https://www.benefica.it/prodotto/murivenna-taila/
  12. Huda A, Princy Prasad M.R. A Comparative Study To Evaluate The Efficacy Of Splinted Bandage With Murivenna And Plaster Of Paris In The Management Of Colles Fracture. International Ayurvedic Medical Journal.2018;293):991-97
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A cura della direzione scientifica di Benefica

Eur. Chem. Bull. 2023,12(5), 5527-5534

A COMPREHENSIVE REVIEW OF MURIVENNA, AN AYURVEDA FORMULATION.

Mahesh S1, Praveen kumar K S2, Sandipkumar Baheti1, Manjusha P3

Author information:

1 Central Ayurveda Research Institute, CCRAS, Patiala

2 Central Ayurveda Research Institute, CCRAS, Guwahati

3 PhD Scholar, All India Institute ofAyurveda, New Delhi

 

ABSTRACT

Medicated oils prepared according to the process explained in Ayurvedic literatures like Shargandhara samhita are used for internal administration and local applications different ailments. Medicated oils are prepared with sesame oil processed with decoction of herbs and paste of herbs. Murivenna, is an Ayurvedic medicated oil used for acute injuries like contusions, fresh wounds and in fracture management. This is an attempt to understand the pharmaceutical, analytical, pharmacological and clinical aspects of Murivenna by doing a review of all relevant literature. Murivenna is not mentioned in in Brihattrayi and Laghutrayis. This formulation was first explained in Agastyamarma Sastra, a medicine textbook of Siddha medicine. The formulation available in Ayurveda Formulary of India is a modified form of above formulation. Murivenna was used for various ailments like fracture, dislocation, sprain, osteo arthritis, plantar fasciitis and also be prescribed as a rectal instillation medicine for inflamed hemorrhoids. There is a scope for future researches of this wonderful formulation by converting it in to patient friendly dosage forms. Murivenna can be converted in to other dosage forms like ointment, gel and transdermal anti-inflammatory and analgesic patches.

Keywords: Ayurveda, herbal oil, medicated oils, Murivenna, fracture management, taila A comprehensive review of Murivenna, an Ayurveda formulation Section A-Research paper 

doi: 10.31838/ecb/2023.12.5.426

ISSN 2063-5346

 

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